La Nuova Sardegna

Oristano

Dopo il fuoco a Ghilarza “Sa Paradura”

GHILARZA. Le istituzioni dimenticano Ghilarza e il fatto che nei recenti roghi sia stato devastato per l’80 per cento del suo territorio, oltre 4mila ettari, mentre un allevatore lotta ancora tra la...

15 agosto 2013
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GHILARZA. Le istituzioni dimenticano Ghilarza e il fatto che nei recenti roghi sia stato devastato per l’80 per cento del suo territorio, oltre 4mila ettari, mentre un allevatore lotta ancora tra la vita e la morte per salvare il suo bestiame. Lo dice la Società operaia di mutuo soccorso di Ghilarza, con una punta di amarezza a fronte degli interventi annunciati dal presidente della Regione Cappellacci a Laconi e della solidarietà mostrata dal presidente della Provincia De Seneen. Al di là di inutili contrapposizioni, la Società si è subito rimboccata le maniche, e ha deciso di estendere al campo degli incendi l’usanza de “Sa Paradura”, che consiste nell’aiuto offerto agli allevatori che perdono il gregge, attraverso la donazione di uno o più capi di bestiame, affinchè possano ricostituirlo. La Società propone una raccolta fondi per mangime e fieno, da distribuire alle aziende colpite da questa sventura. L’appello è esteso a tutti, nell’isola e fuori: la Società, che ha già messo a disposizione mille euro, ha aperto un conto intestato “Società Operaia Mutuo Soccorso S.O.M.”, Iban_IT43H0101585581000070354689 filiale Banco di Sardegna di Ghilarza. La causale del versamento è “Pro Sa ponidura Ghialarza”.

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