La Nuova Sardegna

Oristano

anziani nel mirino

Badante infedele, inchiesta chiusa

È accusata di circonvenzione d’incapace e maltrattamenti

17 settembre 2013
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ORISTANO. L’indagine è conclusa da settimane. Le accuse per Marina Castangia, parrucchiera di 53 anni di Cabras e badante di due anziani coniugi di Silì, restano le stesse che l’avevano portata ai domiciliari all’inizio dell’estate. Il pubblico ministero, Paolo De Falco, le contesta la circonvenzione d’incapace e i maltrattamenti che avrebbe perpetrato nei confronti dei due anziani pur di raggiungere il proprio scopo. L’obiettivo di Marina Castangia sarebbe stato quello di ottenere il denaro dei coniugi, tanto da essere riuscita ad impossessarsi delle loro pensioni e a gestire i conti in banca. La badante aveva anche provato a farsi intestare la casa dove i due vivevano, ma proprio in quel momento fu bloccata dall’intervento delle sezioni di polizia giudiziaria della polizia e della polizia locale.

Dal 2008 sino a pochi mesi fa sarebbero state decine le migliaia di euro che sarebbe riuscita a fare proprie dicendo loro che la volontà della figlia malata, morta poco tempo prima, sarebbe stata proprio quella che fosse lei ad accudire i suoi genitori. Ma la figlia aveva una patologia talmente grave da non riuscire nemmeno a parlare. Era quindi solo una storia inventata, una delle tante con cui sarebbe riuscita ad impossessarsi dei loro soldi.

Conclusa l’inchiesta e revocata la misura degli arresti domiciliari, ora all’imputata restano varie strade, non ultima quella dell’eventuale patteggiamento prima che la procura decida per la richiesta di rinvio a giudizio. Nei prossimi giorni l’avvocato difensore Alessandra Borrodde deciderà la strada processuale.

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