La Nuova Sardegna

Oristano

Il Comune paga anche l’inciviltà

di Alessandro Farina
Il Comune paga anche l’inciviltà

Bosa, spesi in due anni 75mila euro per porre rimedio al fenomeno delle discariche abusive

17 settembre 2013
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BOSA. Butta uno e pagano tutti. È tempo di bilanci estivi sul fronte dell’impari lotta all’abbandono dei rifiuti nella città del Temo. Ambito delicato, che inesorabilmente interseca le competenze dell’ente locale, con aspetti legati anche al marketing di una comunità sempre più indirizzata al turismo, e contestualmente le tasche dei cittadini. Mentre, nel centro urbano come lungo la costa, panorami idilliaci sono spesso conditi da resti di pattume di vario peso e qualità.

«La mamma degli zozzoni è come quella degli imbecilli…», è l’emblematica battuta di un bagnante, diretto a piedi, dalla zona del vecchio passaggio a livello di via Sassari, alla vicina spiaggia di Bosa Marina. Perché accanto ai bidoni dell’isola ecologica mobile allestita all’angolo dello slargo, una delle tante distribuite nella frazione, a Turas e lungo la costa, c’è chi non si fa alcuno scrupolo di abbandonare di tutto. Malvezzo che costa caro in termini economici e caro in termini di gradimento degli ospiti, all’intera comunità locale.

«Quest’anno il Comune ha stanziato circa quindicimila euro per approntare diverse isole ecologiche mobili e garantire l’apertura pomeridiana domenicale della struttura di Segapane», ricorda l’assessore Sergio Rosa. Lo scorso anno la cifra superò, considerando l’acquisto delle attrezzature i cinquantamila euro. Uno sforzo spesso messo a dura prova dall’arroganza di chi, locali o visitatori che siano il dibattito è sempre aperto, non rispetta le minime regole di civiltà. A Bosa Marina – si vedano le condizioni degli spazi tra i massi a protezione della foce o la piazzetta all’angolo tra le vie Venezia e Deledda – come nel tratto, esempio perenne, del Lungotemo Amendola all’intersezione tra via XX Settembre e il nuovo ponte viabile, dove a parte gli ormai storici vecchi afflosciati gommoni, abbandonati sulla riva scorrono solitamente poche ore dalla bonifica prima che ricompaia nuovamente l’immondezza e mobilia varia abbandonata.

«La Guardia di finanza ha elevato un verbale nei confronti di un turista e so anche di altre salate sanzioni comminate nel corso dell’estate», sottolinea l’assessore Sergio Rosa che, accanto a straordinari interventi e all’incremento dei controlli, guarda anche alla prevenzione: «Nei prossimi giorni interverremo sul tratto dell’asta fluviale, a partire dal vecchio ponte in trachite fino al nuovo ponte viabile verso Bosa Marina. Ma abbiamo anche in programma un’ulteriore giornata ecologica in collaborazione con le scuole», rivela il responsabile alla raccolta differenziata dei rifiuti.

Resta intanto l’incognita quotidiana di un malcostume che pesa sulle già magre finanze del Comune per i pur necessari interventi straordinari di bonifica. «Sul fronte della raccolta differenziata tocchiamo il 54%. Ma, proprio per la presenza delle discariche abusive, quest’anno registriamo ben sessanta tonnellate in più di indifferenziata», raccolta e smaltita a suon di migliaia di euro.

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