La Nuova Sardegna

Oristano

Atzori: «Tendas è stato frainteso»

Il sindaco: «Gestione dei musei alla Fondazione Sartiglia». Ma la Legacoop frena

21 settembre 2013
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ORISTANO. Le parole del sindaco Tendas in consiglio comunale erano state abbastanza chiare: «La nostra idea è di fare in modo che tutti gli spazi espositivi che il Comune di Oristano deve gestire - pinacoteca, Antiquarium arborense, museo giudicale ma anche altre attività espositive –, vengano gestite da una sola organizzazione che potrebbe essere la stessa Fondazione Sartiglia». La Memoria Storica potrebbe quindi lasciare la scena dopo tanti anni? «Nessuno vuole spodestare la Memoria storica, nemmeno il sindaco». Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop e quindi di fatto “azionista” della società che gestisce gli spazi museali di Oristano e l’archivio storico, interpreta così le parole del sindaco: «Ho sentito telefonicamente il sindaco e mi ha assicurato che le sue parole sono state fraintese». Cosa che accade spessissimo quando a parlare sono i politici, di qualsiasi livello e colore. «La volontà di Comune e cooperativa – prosegue Atzori – è semmai quella di potenziare l’aspetto imprenditoriale dove è oggi carente la gestione».

La questione, tradotta in parole povere, è in realtà molto semplice. «È un problema di cariche – spiega Claudio Atzori –. Attualmente il curatore del museo, Momo Zucca, è anche il direttore del museo. Si tratta di incarichi molto diversi tra loro e che implicano competenze diverse. Nel caso di Momo Zucca, archeologo di altissimo profilo e indiscusso luminare del suo settore, è pacifico che possa svolgere al meglio i suoi compiti di curatore, perché implicano l’esplicazione delle sue conoscenze intellettuali. Vero è, però, che si tratta di mettere in campo professionalità ben diverse quando si tratta di essere direttore».

Cosa c’entra, allora, la Fondazione Sartiglia in tutto questo? «Bisogna tenere ben presente la differenza fondamentale che passa tra una gestione museale e una gestione folkloristica – ammonisce ancora il numero uno di Legacoop Sardegna – perché si tratta di andare a lavorare su due aspetti della cultura profondamente diversi. La Fondazione Sartiglia potrebbe entrare in campo nel senso di coordinarsi con la società di gestione dei beni museali per specifici appuntamenti da legare al calendario della manifestazione equestre e, dunque, dare una mano a far sì che si abbia un calendario unico e armonico».

Nessuna sovrapposizione di incarichi, dunque. «Quel che sembra più urgente ora, da quanto è emerso nella mia chiacchierata col Guido Tendas, è individuare quella figura di direttore che sia espressione della amministrazione e che, come tale, si occupi di fare impresa assieme agli indirizzi proposti dal curatore, che baderà senz’altro ai contenuti e al valore culturale della gestione museale» conclude Atzori.

Caterina Cossu

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