La Nuova Sardegna

Oristano

Il Museo Giudicale potrebbe aprire all’inizio del 2014

di Caterina Cossu

C’è l’accordo tra Provincia, Regione, Oristano e Sanluri Ma Palazzo Arcais ha ancora bisogno di interventi

28 settembre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Il progetto per il Museo Giudicale prende forma e la sua apertura potrebbe avvenire già dai primi mesi del 2014. A dirlo è un comunicato congiunto firmato dalla Provincia e dal Comune di Oristano, che ieri ha reso noto il contenuto di una riunione avvenuta giovedì sera tra il sindaco Guido Tendas, il presidente della Provinica Massimiliano De Seenen, l’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia e il sindaco di Sanluri, Alessandro Collu. «Ogni parte coinvolta in questo importante progetto culturale ha riconfermato la volontà di procedere in questa direzione – hanno assicurato Guido Tendas e Massimiliano de Seneen –. Sarà un museo di carattere regionale perché la storia giudicale è la Storia dell’Isola».

L’idea è stata condivisa nei mesi scorsi sia dal governatore Ugo Cappellacci che dall’assessore Milia e giovedì sera sono stati fissati i punti più importanti di un percorso che entro qualche mese dovrebbe consentire alla struttura espositiva di aprire i battenti.

«La Provincia metterà a disposizione il Palazzo Arcais, che diventerà una degna sede di pregio storico per il Museo Giudicale, al centro della città – ha spiegato ancora Massimiliano De Seenen – la Provincia ha richiesto uno stanziamento di nuove risorse pari a circa 100 mila euro per il risanamento della cupola del Palazzo Arcais, che necessita di urgenti interventi di manutenzione». Non solo una sede nella città capoluogo, tuttavia, ma il Museo Giudicale farà il bis a Sanluri, dove sarà cura del Comune individuare una altrettanto degna collocazione. Una volta ristrutturati i locali, sarà compito delle istituzioni mettere a disposizone il materiale per l'esposizione. Il Comune, dal canto suo, ha già fatto sapere che garantirà un concreto apporto in termini di opere da esporre, tra le quali saranno ricompresi i preziosi retabli attualmente visibili all’Antiquarium arborense. La Regione, infine, avrà il ruolo di ufficiale pagatore e ha già assicurato la reperibilità dei fondi necessari per la gestione, che rimarrà in capo agli enti locali. La volontà dei tre enti territoriali è comune sui tempi, sia pure condizionati dall’approvazione del bilancio regionale 2014, nonché sulle risorse per il funzionamento del Museo. Per la gestione, invece, è stata esclusa l’ipotesi di una fondazione di nuova costituzione, ma ci si concentrerà su una gara d’appalto e una gestione privata.

«L’assessore Milia ha dato disponibilità a sottoscrivere entro ottobre un accordo di programma che fissi le regole e assegni a ogni soggetto coinvolto le rispettive competenze – ha aggiunto il sindaco Guido Tendas –. È un percorso che ci soddisfa e che ci vede fortemente impegnati, siamo sicuri che l’obiettivo dell’apertura del Museo del Giudicato sia finalmente a portata di mano».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative