La Nuova Sardegna

Oristano

Piano Comune-Abbanoa per rifare la condotta

di Alessandro Farina
Piano Comune-Abbanoa per rifare la condotta

Incontro ieri tra l’amministrazione comunale di Bosa e i vertici del gestore Il Comune spinge perchè l’intera tubatura venga sostituita al più presto

17 ottobre 2013
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BOSA. Crediti milionari del comune, emergenze della rete cittadina e della condotta foranea dal potabilizzatore, che hanno messo in croce per quattro volte in un mese utenti, protezione civile e amministratori. Questi i temi caldi della serie di riunioni in programma ieri a Cagliari fra amministratori cittadini, vertici dell'Aato e responsabili di Abbanoa. Più incontri nell'arco delle ore fra la mattina ed il pomeriggio, a cui hanno partecipato il sindaco Pierfranco Casula, il legale nominato dal Comune Franco Stara e la responsabile del settore finanziario Cristina Cadoni per Bosa, i vertici regionali di Abbanoa ed il presidente dell'Aato. Che – a parte il discorso relativo ai fondi per ripianare i debiti fuori bilancio derivati dalle somme da accreditare all'Asi, da trattare in un incontro in programma la prossima settimana – concordano su più punti rispetto alle questioni economico-strutturali sul tappeto. Appesi però al filo dei finanziamenti regionali necessari a eseguire le opere tutti ancora da ottenere. «Oggi abbiamo tracciata le linee per il futuro» riferisce intanto da Cagliari il sindaco Pierfranco Casula. In sostanza «Abbanoa si è impegnata a produrre un dossier sui necessari interventi nella condotta foranea da Barasumene a Bosa, nel breve, medio e lungo periodo. Noi partiamo dall'idea che occorra la completa sostituzione della tubatura, che però non può trovare pronto riscontro in termini finanziari. Abbiamo quindi convenuto di intervenire nei punti più a rischio, spero già entro l'anno, per scongiurare ulteriori emergenze». Mentre «Abbanoa chiederà anche risorse per mettere in connessione i serbatoi che circondano la città». Con obiettivo un maggiore approvvigionamento del serbatoio di Pianu 'e Murtas ad esempio «Anche sarà necessario capire in che condizioni è la condotta che da Luzzanas arriva a Bosa». Un ulteriore passo, sul piano urbano, è in previsione per Bosa Marina: dove occorre allacciare le utenze alla nuova rete e isolare quella ancora in uso, ormai vetusta e piena di falle che disperdono l'acqua. «Sui crediti vantati dal Comune (che ammontano ad oltre due milioni di euro) non vogliamo arrivare a dare corso ai decreti ingiuntivi. Ma trovare un accordo, sancito da un piano di rientro che comunque deve avere alla base un segnale forte» sottolinea il sindaco. Resta poi il nodo della gestione delle emergenze idriche: «Abbanoa non ha un'autobotte e il gestore unico preferisce spendere le poche risorse a disposizione per intervenire sulla». Che evidentemente vedrà nuovamente impegnate le forze della Protezione civile in caso di necessità.

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