La Nuova Sardegna

Oristano

agricoltura

Dopo il disastro ora comincia la conta dei danni

ORISTANO. Danni ingentissimi che hanno compromesso non solo le attuali produzione agricole, ma anche quelle delle prossime stagioni e messo in ginocchio l’intero comparto nell’Oristanese. La...

26 novembre 2013
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ORISTANO. Danni ingentissimi che hanno compromesso non solo le attuali produzione agricole, ma anche quelle delle prossime stagioni e messo in ginocchio l’intero comparto nell’Oristanese. La denuncia arriva dalla presidenza della Confagricoltura di Oristano che si è riunita dopo un sopraluogo effettuato nelle campagne e nelle aziende agricole colpite dall’alluvione. «Quanto è accaduto è stato causa di distruzione, di lutto ed ha aggravato la crisi che attanaglia da tempo la nostra Isola – ha detto il presidente della Confagricoltura, Tonino Sanna –. Per valutarne i danni, nei giorni scorsi, abbiamo visitato le zone della provincia in cui maggiormente sono stati colpiti centri abitati e aziende agricole. Consapevoli di tutto ciò e sensibilmente vicini alle popolazioni, non possiamo non commentare la triste sorte di allevatori e agricoltori presenti in quei territori, che hanno subito grossi danni dall'inondazione vedendo vanificate in un istante le fatiche delle semine e dei trapianti in pieno campo e delle colture protette in serra».

Secondo Confagricoltura i danni sono ingenti e non compromettono la sola produzione autunnale, ma anche quella primaverile: «L’incidenza delle precipitazioni invernali non consentirà, infatti, la lavorazione dei terreni in pieno campo, ma neanche di liberare dai detriti le serre in vetro o i tunnel, fortemente danneggiati anche strutturalmente – ha spiegato il direttore di Confagricoltura, Roberto Serra –. Auspichiamo che la Regione e lo Stato concentrino i loro propri sforzi affinché i risarcimenti arrivino quanto prima, per consentire agli imprenditori agricoli di recuperare i danni economici e ricominciare a lavorare».

L’organizzazione agricola ha infine ricordato che l'abbandono delle campagne ha avuto, tra le varie conseguenze, quello dell'impoverimento dei territori, esponendoli al rischio idrogeologico, di cui tanto si parla in questi giorni. Ed ha infine messo in evidenza la necessità di interventi di manutenzione e di pulizia dei canali da parte del Consorzio di Bonifica.

Elia Sanna

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