La Nuova Sardegna

SENEGHE. Le frasche che ingombravano le cunette delle strade provinciali 10 e 16, erano state lasciate dagli operai della Provincia il mese scorso perché la convenzione con la discarica è scaduta e non sapevano dove portarle. Inoltre, per motivi di sicurezza, fino al 30 ottobre non potevano essere neppure bruciate, quindi, erano state lasciate sul posto in attesa della scadenza del divieto. Ieri gli operai hanno cominciato a sgomberarle dalle cunette e a bruciarle. A segnalare la presenza dei materiali di risulta rimasti dopo il taglio dei rami di alcuni alberi che creavano problemi alla sicurezza erano stati diversi automobilisti, preoccupati dal fatto che le frasche potevano impedire il regolare passaggio dell’acqua. Cosa che si è verificata in alcuni punti delle due strade a causa dell’intensità della pioggia caduta durante i temporali provocati da Cleopatra. «Quelle frasche – dice un dipendente della Provincia addetto alla gestione della viabilità – erano state lasciate in quei punti precisi perché non potevano creare problemi al deflusso dell’acqua».

Tra divieti e vincoli del patto di stabilità, l’assessorato guidato da Gianni Pia ha opere appaltate per diversi milioni di euro bloccati dalla rigidità del patto di stabilità, fino a qualche giorno fa in Provincia non erano disponibili neppure i buoni carburanti e i mezzi rischiavano di rimanere fermi. «È vero – dice l’assessore provinciale –. Purtroppo il patto di stabilità sta creando parecchi problemi anche all’ordinaria amministrazione. La questione dei buoni carburanti, comunque, è stata risolta con l’assestamento del bilancio».

Gli operai non hanno neppur eil bitume per riparare i fossi o il cemento per ripristinare cartelli divelti.

Piero Marongiu