La Nuova Sardegna

Oristano

A Riola Sardo la Croce Rossa in prima linea

RIOLA SARDO. Un centro di raccolta che ha fatto scuola. Dopo il passaggio dell’uragano Cleopatra, la sezione provinciale della Croce Rossa ha allestito una piccola centrale in grado di raccogliere...

30 novembre 2013
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RIOLA SARDO. Un centro di raccolta che ha fatto scuola. Dopo il passaggio dell’uragano Cleopatra, la sezione provinciale della Croce Rossa ha allestito una piccola centrale in grado di raccogliere cibo e vestiario da inviare nelle zone alluvionate. «Avevamo bisogno di spazio e ho chiesto una mano al sindaco Ivo Zoncu, che ci ha concesso uno stabile in cui è stato possibile iniziare a lavorare. L’emergenza che si era creata andava combattuta sin da subito», dice Luciano Vacca, presidente della sezione provinciale della Croce Rossa. Da Riola sono partiti e partiranno aiuti per Solarussa, Terralba, Uras e Olbia. «Il nostro modello è stato esportato a Olbia, dove hanno allestito una centrale simile a quella che abbiamo organizzato a Riola – ha detto ancora Vacca –. Il merito di questa efficienza è dei volontari che ci hanno dato una mano e delle persone di buon cuore che hanno donato quello che potevano». Ai venti volontari che, in due turni, trascorrono la giornata nel centro di raccolta è arrivata tantissima roba. Impossibile stoccarla nella sede oristanese di via Casula, dove la Croce Rossa raccoglie cibo e vestiario per tremila assistiti. Da Riola, infatti, sono partiti verso Olbia trenta colli di vivande. Anche la raccolta dei vestiti è stata un successo. «Abbiamo verificato l’idoneità dei capi perché, purtroppo, le persone tendono ad aggiungere indumenti non consoni alla situazione in cui dovranno essere distribuiti e utilizzati». Una volta scelti sono stati inviati nei paesi alluvionati. E il lavoro non è finito. (c.z.)

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