La Nuova Sardegna

Oristano

Scarti di pesce nel frigo di un allevamento ittico

di Elia Sanna

San Nicolò Arcidano, anche nell’Oristanese controlli della Capitaneria di porto L’ipotesi è che i resti venissero poi trasformati illecitamente in mangime

12 gennaio 2014
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ARCIDANO. Ha toccato marginalmente anche la nostra provincia l’operazione portata avanti dalla Guardia costiera di Cagliari nell’ambito dei controlli contro le frodi dei prodotti ittici in Sardegna. Tra gamberi, bottarga, prodotti in scatola, anguille e muggini, due giorni fa, erano state sequestrate complessivamente cinque tonnellate di prodotti ittici.

Nell’Oristanese gli uomini della Capitaneria di porto di Cagliari hanno ispezionato alcuni allevamenti di acquacoltura. Solo in uno di questi però sono stati necessari ulteriori accertamenti perché, ci si è accorti che qualcosa non tornava. Si tratta di un allevamento di anguille e di muggini che è attivo da alcuni anni nella periferia del paese. I militari infatti avrebbero accertato la presenza, all’interno di alcuni frigoriferi, di scarti di pesce utilizzati forse per la realizzazione di mangimi da destinare alle specie ittiche presenti nell’allevamento. È una pratica vietata, perché agli animali allevati per la vendita devono essere somministrati solo mangimi autorizzati. La precauzione viene presa per evitare che ci siano forme di malattie o che la merce immessa in commercio non sia poi del tutto sana.

Secondo quanto si è appreso, gli uomini della capitaneria, nel corso del blitz effettuato negli ultimi giorni dell’anno scorso, hanno ispezionato l’impianto di allevamento e le attrezzature di laboratorio utilizzate nella struttura. Ed è proprio in questi locali che sarebbero state riscontrate delle palesi violazioni delle normative sanitarie sulla conservazione dei prodotti ittici. In particolare all’interno dei frigoriferi sarebbero stati rinvenuti diversi chilogrammi di scarti di pesce congelato, che viene utilizzato proprio per la produzione di mangimi per il pesce.

All’interno dello steso locale gli uomini della capitaneria di Cagliari avrebbero accertato anche la presenza di prodotti petroliferi che non possono essere conservati nei laboratori.

La segnalazione sulle violazioni riscontrate è stata successivamente inviata alla Asl. Spetterà ora ai responsabili del servizio di Igiene degli alimenti animali decidere le sanzioni per il titolare dell’allevamento. La Capitaneria, inoltre, sta eseguendo altri accertamenti per capire se siano stati venduti dei prodotti dell’allevamento all’interno dello stabilimento. In queste strutture è infatti vietata la vendita del prodotto. Muggini e anguille vanno infatti destinati solo ad appositi stabilimenti di produzione ittica. L’ultimo blitz nell’Oristanese era avvenuto tra ottobre e novembre dello scorso anno. In quell’occasione gli uomini della Capitaneria oristanese avevano sequestrato in un ristorante della Costa verde pesci pregiati pescati illegalmente. Non era stata accertata la loro provenienza.

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