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Ricettazione, padre e figlio patteggiano la pena
BONARCADO. Hanno rivenduto del materiale proveniente da due furti, un lungo elenco di attrezzature edili per il lavoro in cantiere, che era in realtà servito per dei lavori della ditta H2O. I fatti...
BONARCADO. Hanno rivenduto del materiale proveniente da due furti, un lungo elenco di attrezzature edili per il lavoro in cantiere, che era in realtà servito per dei lavori della ditta H2O. I fatti risalgono al gennaio del 2011 e i materiali sono stati poi recuperati e restituiti alla ditta. Il lieto fine, però, non ha messo del tutto le cose al loro posto e, dopo la denuncia, nei guai giudiziari sono ugualmente finiti i due protagonisti della vicenda, padre e figlio. Gian Pietro Enna di 31 anni e il padre Giuseppe di 58 anni ieri mattina hanno chiuso davanti al giudice monocratico Molestino Villani il rito ordinario, optando per un patteggiamento e concordandolo con il pubblico ministero Paolo De Falco. Nonostante il riconoscimento di tutte le attenuanti del caso e la lieve entità dei fatti, i due muratori non se la sono cavati con poco. L'accusa era di ricettazione per entrambi, ma diversa è stata la pena inflitta a ciascuno. Il figlio dovrà pagare un'ammenda da 200 euro e sconterà 6 mesi con la condizionale, mentre il padre ha subìto una condanna a 10 mesi, sempre con la condizionale, e 300 euro di multa. (c.c.)