La Nuova Sardegna

Oristano

disagi in via lussu

Fango e spazzatura sulla strada

Fango e spazzatura sulla strada

Venti famiglie dimenticate dall’amministrazione comunale

02 febbraio 2014
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ORISTANO. Siamo solo a poche centinaia di metri dal quartiere di Città giardino, e dall’ospedale, ma la situazione di degrado di via Emilio Lussu ricorda quella delle borgate di campagna del terzo mondo.

Strade impraticabili e invase dal fango, discariche abusive di inerti a ridosso delle abitazioni, sono solo alcune delle peculiarità di una zona dimenticata dalle istituzioni che ha causato disagi e proteste.
Una situazione invivibile che coinvolge da decenni una ventina di famiglie. Dopo le abbondanti piogge di questi giorni la situazione è peggiorata, tanto che qualcuno è stato costretto a rimanere a casa per l’impossibilità di poter uscire di casa. Senza un fuoristrada è preferibile non avventurarsi in quella pericolosa strada della periferia del capoluogo. Le promesse non sono state mantenute e via Lussu, dal prolungamento sino a Pesaria, è ancora così a rischio di ci transita. Le proteste sono piovute numerose soprattutto in queste giornate di maltempo. I residenti hanno ricordato al Comune l’estrema necessità di sistemare, almeno provvisoriamente, quella strada.

Va detto che, oltre al maltempo, anche l’acqua che tracima dalle risaie si riversa sulla strada e poi ristagna per la mancata pulizia della cunette. Un album dell’orrore che documenta con dovizia di particolari la grave situazione in cui si trova quella strada abbandonata da tempo. Purtroppo, a tutto questo va aggiunta la maleducazione di chi continua a disfarsi dei rifiuti ingombranti gettandoli lungo le cunette. Tutta la zona è diventata una discarica incontrollata alla quale l’amministrazione comunale deve porre rimedio in tempi brevi.
Oltre ai residenti, anche gli autisti dello scuolabus hanno più volte ricordato la pericolosità di quelle strade che si snodano nell’agro di Oristano a ridosso di Pesaria. Un altro potenziale pericolo, hanno ricordato gli abitanti, è la presenza in uno degli incroci di un vecchio pozzo artesiano che rischia di crollare da un momento all’altro. (e.s.)

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