La Nuova Sardegna

Oristano

Terralba, 77mila euro di donazioni

Terralba, 77mila euro di donazioni

Il Comune ha tirato le somme e ha deciso i criteri di assegnazione dei fondi

05 febbraio 2014
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TERRALBA. Ecco le cifre: 77 mila euro per i danni dell’alluvione da dividere tra i cittadini colpiti. Questo l’ammontare dei fondi racimolati nel conto corrente aperto dal Comune nei giorni successivi all’alluvione e in cui sono andate a confluire le offerte di tantissimi cittadini, associazioni, Comuni, aziende, nonché il frutto di tantissime iniziative di beneficenza come concerti, cene, lotterie, aperitivi, partite, ecc.

Un movimento di solidarietà grandissimo che darà una grossa mano a tante famiglie, ma che purtroppo è esiguo rispetto all’ammontare dei danni subiti e denunciati dalla cittadinanza, e che si attestano attorno ai 2 milioni di euro.

Nonostante questo l’amministrazione intende dare al più presto ai cittadini colpiti una parte di questi fondi, visto che a più di due mesi dal disastro sono tante le famiglie che versano in difficoltà economiche.

La giunta comunale ha stabilito una serie di criteri in modo da suddividere questi fondi nel modo più equo possibile. «Da questi 77 mila euro verranno detratte le offerte finalizzate a scopi specifici dai donatori, come quelle per la scuola media, per il teatro comunale e per le spese di trasporto di elettrodomestici donati – si legge nella delibera di giunta –. Verrà inoltre detratta una somma stanziata per le attività commerciali che hanno presentato specifica dichiarazione dei danni subiti, e che verrà suddivisa in parti uguali».

I fondi rimanenti verranno poi distribuiti ai proprietari di case che hanno subito danni, suddividendoli tra le famiglie che hanno avuto ordinanza di sgombero e le altre. Per i nuclei familiari che non hanno ricevuto ordinanza di sgombero si conterà l’entità del danno subito sulla base di una tabella che assegna un tot di punti a seconda della cifra a cui ammontano i danni. Si stabilirà inoltre un coefficiente a seconda che la casa fosse non abitata o concessa in affitto o risulti l’abitazione principale del proprietario.

«I nuclei familiari che hanno avuto un’ordinanza di sgombero vengono considerati come maggiormente colpiti, e l’entità del rimborso verrà conteggiato sulla base dell’entità del danno e del disagio della famiglia conseguente allo sgombero».

Fino al 10 febbraio è comunque possibile proporre a sindaco e giunta una variazione nei criteri di assegnazione se questi fossero ritenuti ingiusti. Venerdì alle 19 in teatro si terrà un’assemblea pubblica in cui verranno illustrati nel dettaglio questi criteri.

Cristina Diana

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