La Nuova Sardegna

SANTA GIUSTA. Il bottino, benché l'estensione della spiaggia non sia uguale a quale di Abarossa, è sempre di 10 metri quadrati di spazzatura. Un primato poco lusinghiero per il litorale di Santa Giusta dove ieri mattina di buon’ora, nel tratto tra il porto e la peschiera che prende il nome di Bucch'e frumini, si è svolta la seconda giornata ecologica organizzata dall'amministrazione Pinna. Una delegazione composta da una quarantina di persone, tra cui la decina di operai comunali e gli uomini della Capitaneria di porto. Giocattoli, pneumatici, pattane, le solite lattine e bottigliette delle bibite, ombrelloni arrugginiti, boe forate e inutilizzabili. L'elenco dei rifiuti cambia di poco, ma i volontari hanno ben differenziato il tutto nei vari contenitori del cassone antistante la spiaggia, che nei prossimi giorni sarà svuotato dai mezzi della GeSar, società che si occupa della raccolta differenziata nei centri dell'Unione dei Comuni fenici. Dopo l'allarme lanciato due giorni fa dal presidente dell'associazione ex esposti amianto, Giampaolo Lilliu, un'attenzione particolare è stata rivolta alla possibilità di trovare questo tipo di rifiuto, ma nella quantità di spazzatura abbandonata sul litorale c'era di tutto tranne che amianto. «Ricordo che sono in ogni caso bonifiche molto impegnative da fare, che richiedono mezzi particolari e soprattutto disponibilità di fondi tali da rendere necessario il coinvolgimento della Regione o del Ministero» ha ricordato il sindaco Angelo Pinna, a capo della delegazione di assessori e personale comunale che ha preso parte all'iniziativa. Un po' sottotono la partecipazione dei cittadini, che verranno in ogni caso ancora incoraggiati a questo tipo di iniziative. «Non abbasseremo la guardia, la pulizia delle spiagge e la tutela dell'ambiente sono punti molto importanti per Santa Giusta» conclude il primo cittadino.

Caterina Cossu