La Nuova Sardegna

Oristano

La ricetta anticrisi dell’artigiano: «Punto sull’elettrico»

di Caterina Cossu

Primo centro di ricarica per autovetture a Siamaggiore L’ha richiesto un pasticcere: «Risparmio e non inquino»

25 febbraio 2014
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SIAMAGGIORE. Con la crisi le aziende sanno bene che una delle voci di spesa maggiormente inflazionate è quella relativa al trasporto. Un passaggio al quale, però, non è possibile rinunciare, soprattutto quando si tratta di portare in giro per il territorio i prodotti di propria produzione.

Ha fatto i classici conti con la penna Sandro Masala, che di mestiere fa il pasticcere, e la soluzione che ha trovato è stata premiata con il primo contratto del genere in tutta la Sardegna.

Enel ha messo a disposizione un impianto per la ricarica e l’imprenditore un furgone con motore completamente elettrico. «Il risparmio energetico è sempre stato il mio pallino e avere un veicolo di questo tipo il sogno di una vita – commenta il proprietario del laboratorio di pasticceria artigianale, Follia Dolce –. Lascio che siano gli altri a regalare i soldi ai magnati arabi del petrolio per le loro Ferrari, io ho cambiato filosofia di vita».

Un “pieno” di elettricità costa 3,50 euro e con una carica si possono percorrere fino a 170 chilometri. Il contratto prevede la spesa di una quota fissa di 80 euro più Iva al mese, al quale il pasticcere ha aggiunto la rata per l'acquisto del furgone, un Kangoo bianco della Renualt. «Ho trovato un'offerta con un veicolo aziendale ed è stato un affare nell'affare, visto che avrei comunque dovuto cambiare il vecchio furgone a gasolio che ho da anni – continua –. Secondo i calcoli che ho fatto, con un risparmio annuo di circa 5mila euro di spese per il trasporto, il furgone ce l'ho praticamente pagato».

Il laboratorio di Sandro Masala è a Siamaggiore, trasferito da Oristano nel 2003. Questo vuol dire aver acquisito negli anni un giro di clientela molto vasto, e tanti chilometri da fare che prima si tramutavano in soste dal benzinaio. Ora, avviato il rodaggio del veicolo elettrico, il risparmio sembra davvero notevole. La ricarica può essere fatta a tutte le ore, a tariffa costante. Per illuminare tutte le tacche della batteria ci vogliono sei ore, per cui la carica notturna è più che sufficiente per lavorare tutto il giorno. «Ho un orario di punta tra le 6 e le 9 del mattina per la consegna delle paste, per cui parto a carica piena – aggiunge ancora Sandro Masala –. Poi torno e mi organizzo la seconda parte di consegne al pomeriggio o in tarda mattinata, riattaccando il mezzo alla spina. C’è il tempo sufficiente per riavere una carica completa».

Il vantaggio è certamente anche per l’ambiente, un valore aggiunto all’operazione che il pasticcere non ha mai sottovalutato. «Di certo non inquino, quindi anche la mia coscienza è appagata» chiude Sandro Masala.

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