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Porto industriale senza luci, traffici penalizzati

ORISTANO. L’ingresso del Porto industriale di Oristano è ancora al buio. Per il ripristino del segnalamento marittimo non si è trovata ancora soluzione e senza questi dispositivi luminosi è...

18 aprile 2014
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ORISTANO. L’ingresso del Porto industriale di Oristano è ancora al buio. Per il ripristino del segnalamento marittimo non si è trovata ancora soluzione e senza questi dispositivi luminosi è impossibile entrare e uscire dallo scalo in orario notturno, con conseguenti ricadute negative sugli operatori economici e sui traffici portuali.

Lo ha rimarcato più volte, anche di recente il Consorzio Industriale invitando l’Autorità Marittima a dare massima priorità alla questione e a procedere all’acquisizione dei dispositivi luminosi che ora versano in stato di abbandono dopo l’ultimo intervento di manutenzione straordinaria, eseguito dallo stesso Consorzio ormai diversi anni fa. Per venirne a capo di questo handicap non sono bastati i tavoli tecnici e gli interventi di manutenzione.

L’ultimo incontro, infruttuoso è del gennaio 2012. In quella occasione il Provveditorato Regionale per le Opere Pubbliche ha dato la sua piena disponibilità ad inserire nel programma triennale del Lavori Pubblici l’intervento di ripristino dei segnalamenti, per una spesa complessiva di circa 600mila euro. Ma da quel momento non c’è stato più nessun riscontro.

«Si tratta di un impianto strettamente funzionale all’operatività del Porto», ha sottolineato il presidente del Cipor, Claudio Atzori, in un sollecito inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Non si conoscono motivazioni plausibili per la mancata acquisizione di tale impianto di segnalamento a mare dopo l’ultimo intervento di ripristino effettuato dal Consorzio», Stesso sollecito da parte del sindaco Tendas. L’esigenza di avere un funzionante sistema di segnalazione riguarda soprattutto le imprese insediate nel Porto che lamentano il notevole aggravio dei costi conseguente alla impossibilità di ingresso e uscita delle navi dallo scali in orario notturno.

La mancata inclusione dello scalo industriale nella Rete Centrale dei porti, e in quella Globale, che limita fortemente l’accesso ai finanziamenti della Ue, rende «indispensabile, ribadisce il presidente del Consorzio Industriale, «un forte coinvolgimento delle forze istituzionali ed economiche del territorio per rivendicare la giusta attenzione verso le problematiche e le opportunità di sviluppo del Porto».

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