La Nuova Sardegna

ORISTANO. Favorevoli o contrari? Alberghi, case e golf o una pineta senza interventi dell’uomo? L’opinione pubblica si è divisa sul progetto di investimento turistico immobiliare che la Ivi Petrolifera si accinge ad avviare a Torregrande in una parte della pineta. In questi mesi in città c’è stato un fervente dibattito tra i sostenitori e gli oppositori, che sicuramente in questa prima fase di presentazione del progetto sono stati più rumorosi.

Non è però detto che siano di più. Così, per provare a pesare le due fazioni, La Nuova propone da oggi sino al 31 maggio un sondaggio on line sul proprio sito internet – all’indirizzo www.lanuovasardegna.it –, dove si potrà esprimere la propria preferenza sul progetto. Con il solito sistema del «sì» o del «no», attraverso un semplice clic.

Ovviamente, a differenza dei sondaggi statistici, quello che il nostro giornale propone non poggia le sue basi sulla campionatura esaustiva della popolazione, ma vuole comunque essere uno specchio quanto più fedele delle opinioni degli oristanesi.

Per questo giova ricordare che il progetto è assai datato e risale ai primi anni Novanta. Il consiglio comunale attualmente in carica ha solo approvato una variante al Piano Urbanistico con la quale si spostavano all’interno dell’area già di proprietà della Ivi Petrolifera, le volumetrie per le seconde case, che riguardano una parte minima del progetto complessivo che ha come obiettivo principale quello di affiancare alla struttura alberghiera e al residence un campo da golf a diciotto buche.

In questi ultimi mesi sono nati dei comitati spontanei. Prima è venuto allo scoperto quello dei contrari che ritengono assurda la svendita di un bene pubblico ceduto in affitto a dei privati per un prezzo considerato irrisorio – a tal proposito digitando nel motore di ricerca del nostro sito le parole “Ivi Petrolifera” i lettori potranno trovare tutti i precedenti articoli e approfondire l’argomento prima di esprimere il voto –. Gli oppositori ritengono che il bene pubblico, tanto più in questo caso in cui si parla di ambiente, vada salvaguardato a tutti i costi.

Nelle ultime settimane però hanno iniziato a muoversi anche i favorevoli con le prime riunioni che sono servite per capire meglio diversi dettagli del progetto. I sostenitori ritengono che l’investimento sia assolutamente compatibile con le esigenze ambientali di una pineta degradata che gli enti pubblici non sono in grado di gestire. E poi c’è l’aspetto economico tra i punti a favore.

Ai lettori la sentenza col voto.