La Nuova Sardegna

Oristano

Imprenditore minaccia: «Faccio esplodere la casa»

di Elia Sanna
Imprenditore minaccia: «Faccio esplodere la casa»

Paolo Maleddu si è opposto all’intervento di ufficiale giudiziario e carabinieri Poi, parlando coi giornalisti: «Non l’avrei mai fatto». La protesta contro le banche

11 luglio 2014
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ORISTANO. Si è barricato nella sua casa di Torregrande per impedire l'ingresso ad un ufficiale giudiziario, incaricato dal tribunale di eseguire una perizia sul valore dell'immobile.

Paolo Maleddu, commerciante molto noto in città, presidente del movimento indipendentista “Repubrica de Sardìnnia”, ha persino minacciato di farsi saltare in aria con una bombola del gas per impedire l'ingresso dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Dietro tutta la vicenda, come ha raccontato ai giornalisti lo stesso Paolo Maleddu, ci sarebbe un prestito in parte non saldato, ma anche il rischio concreto di un possibile pignoramento della abitazione con la messa all'asta della sua prima casa.

Il movimentato episodio, che non è passato inosservato ai numerosi bagnanti che anche ieri affollavano il litorale, è accaduto in via del Pontile, la strada parallela al lungomare Eleonora d'Arborea. Alle 8 del mattino alla porta della abitazione di Paolo Maleddu ha bussato un ufficiale giudiziario, accompagnato da una decina di carabinieri. L’inviato del tribunale ha chiesto di poter visionare l'appartamento per poter effettuare la perizia dell'immobile. Davanti a quelle richieste Paolo Malleddu ha reagito in malo modo ed ha urlato che si sarebbe barricato in casa e che non avrebbe fatto entrare nessuno, soprattutto un emissario del tribunale.

Insieme ai carabinieri era presente anche un fabbro che avrebbe dovuto forzare la serratura per permettere l’ingresso dell'ufficiale giudiziario. Mentre i carabinieri erano impegnati nelle trattative, a Torregrande sono arrivati anche gli altri rappresentanti del movimento indipendentista “Repubrica de Sardìnnia”, per testimoniare la solidarietà al loro presidente.

Ci sono stati momenti di tensione, ma poi la situazione è tornata alla normalità. Quando si pensava che tutto fosse finito Paolo Maleddu ha annunciato che avrebbe fatto saltare l’appartamento piuttosto che far entrare l’ufficiale giudiziario. A dare man forte ai carabinieri sono così arrivati i vigili del fuoco di Oristano che hanno isolato l’abitazione con un cordone di sicurezza. Prima dell’una Paolo Maleddu è uscito dalla sua casa e ha scambiato alcune parole con i giornalisti. «Quella bombola non l’avrei mai fatta saltare in aria – ha spiegato ai cronisti –. Questo sia ben chiaro, ma quanto è accaduto oggi conferma che quello che sto denunciando da mesi può accadere a chiunque, grazie alla commistione di affari tra banche e tribunali. Oggi è toccato a me per un problema legato ad un prestito che sto oltrettutto già restituendo. Ho tentato di spiegare questo al giudice incaricato, ma lui non mi ha neppure ricevuto – ha raccontato Paolo Maleddu –. Ho proprietà immobiliari, ma in un momento di crisi come questa non dispongo di contanti e a chi mi ha prestato il denaro ho detto di aspettare. Ora rischio che il tribunale e una banca possano portarmi via la casa».

Nel pomeriggio è stato poi raggiunto un accordo tra Paolo Maleddu e l’ufficiale giudiziario: nei prossimi giorni l’inviato del tribunale potrà accedere alla casa per la valutazione. Senza il bisogno di una scorta di carabinieri.

Nei giorni scorsi Paolo Maleddu aveva annunciato anche una sua azione di protesta, dicendo che non avrebbe versato più le tasse allo Stato. Pochi mesi fa aveva pubblicato un libro nel quale contesta pesantemente il ruolo giocato dalle autorità finanziarie nella crisi economica attuale.

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