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«La mia casa a rischio vendita per pochi spiccioli»

«La mia casa a rischio vendita per pochi spiccioli»

ORISTANO. Il debito iniziale si è moltiplicato per otto, il valore della casa che proprio oggi potrebbe essere venduta all'asta decurtato invece di 150 metri quadri. «Il debito iniziale io lo...

08 novembre 2014
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ORISTANO. Il debito iniziale si è moltiplicato per otto, il valore della casa che proprio oggi potrebbe essere venduta all'asta decurtato invece di 150 metri quadri.

«Il debito iniziale io lo riconosco e lo voglio pagare, ma non a queste condizioni» spiega la vittima dell'ennesimo incredibile caso di pignoramento e “svendita” giudiziaria della casa di abitazione.

Oggi campa con una piccola pensione sociale nella casa (in un popolare quartiere di Oristano) che gli vogliono portare via, ma una ventina di anni fa aveva puntato tutto sullo sviluppo turistico di Torregrande dove aveva aperto un chiosco in una zona molto favorevole. Il progetto era buono e una banca, erano ancora i tempi della lira, gli diede i 50 milioni necessari per avviarlo. Poi l'imprevisto.

Proprio quando l'attività cominciava a marciare, arriva l'ordine di demolizione. Tenta di resistere ma alla fine deve capitolare ed è l'inizio di un dramma personale e familiare che oggi rischia di arrivare al culmine.

«La casa che ho ereditato dai miei genitori e dove abito, racconta, potrebbe essere venduta al miglior offerente per molto meno del suo valore reale, e per molto meno anche del valore che gli aveva attribuito il perito del Tribunale».

Dai 130 mila euro della prima asta, andata a vuoto, il prezzo è sceso infatti a 55 mila euro, che non basterebbero neanche a chiudere per sempre la questione perché nel frattempo il debito iniziale, pari a meno di 25 mila euro, ha raggiunto e superato quota 180 mila euro, mentre il valore iniziale della casa, spiega l'interessato, è stato calcolato dal perito del Tribunale su una superficie nettamente inferiore a quella reale.

«Ho provato a controbattere con una perizia di parte ma il giorno dell'udienza l'avvocato mi ha piantato in asso e il giudice non mi ha neanche lasciato parlare», racconta sconsolato spiegando che pur di chiudere la questione aveva anche provato a vendere la casa personalmente, ma che i possibili compratori erano spariti quando avevano capito che aspettando l'asta avrebbero potuto spendere molto meno. Oggi dovrebbe esserci un nuovo atto di questa odissea, ma non è escluso, che all’ultimo momento il programma cambi e la casa non venga più messa in vendita.

Francesco Giuseppe Pinna

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