La Nuova Sardegna

Oristano

Tagli ai patronati, posti di lavoro e servizi a rischio

di Michela Cuccu
Tagli ai patronati, posti di lavoro e servizi a rischio

La protesta nazionale coinvolge anche la provincia Nel 2013 i vari enti hanno effettuato 23mila interventi

15 novembre 2014
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ORISTANO. «I tagli previsti nella legge finanziaria ai fondi per i Patronati cancelleranno le tutele per le fasce più deboli della popolazione». Anche a Oristano i patronati riuniti nel Cepa (Acli, Inas, Inca e Ital) protestano oggi per chiedere la cancellazione dell’articolo 26 della Legge di stabilità 2015, che cancella l’assegnazione di 150milioni di euro agli enti di Patronato. Decisione del Governo che ha già scatenato reazioni a catena a livello nazionale. Persino il presidente dell’Inps, Tiziano Treu, ha espresso parere negativo a taglie che comporterebbero un aggravio dei carichi di lavoro che l’Istituto di previdenza non potrà sostenere. Se i tagli diverranno realtà, infatti, i Patronati, che attualmente svolgono una serie importante di servizi, gratuiti per i cittadini, dalle pratiche per le pensioni fino ai riconoscimenti dell’invalidità, passando per disoccupazione, fino alle denunce delle malattie professionali e gli infortuni, solo per fare qualche esempio, privi di risorse si troveranno a licenziare i propri dipendenti. Il che comporterebbe il passaggio dei compiti fino ad oggi svolto dai Patronati, all’Inps, che a questo punto dovrebbe assumere 6.500 nuovi impiegati, cosa impossibile a causa del blocco delle assunzioni nel pubblico impiego. «Il risultato sarà che più di 50milioni di cittadini italiani rimarranno senza tutela», hanno detto senza mezzi termini, ieri mattina nel corso di una conferenza stampa, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Roberta Manca, Federica Tilocca e Angelo Medde; il responsabile delle Acli di Oristano, Roberto Tortora e i direttori degli sportelli dei patronati, Maurizio Uras, Angelo Erriu, Antonio Cubeddu e Maria Giovanna Firinu. Mentre a livello nazionale un centinaio di parlamentari ha inviato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, una richiesta di cancellazione dell’articolo, considerato fra le altre cosa addirittura anticostituzionale considerato che i tagli riguarderebbero fondi versati dai singoli lavoratori che verrebbero destinati ad altro. I presidenti dei diversi comitati Inps hanno inviato documenti ufficiali segnalando gli effetti negativi qualora i tagli venissero effettuati. A livello provinciale verranno chiesti incontri ai parlamentari eletti nel territorio. Per una realtà come Oristano i rischi sono elevatissimi: perderebbero il lavoro una quarantina di dipendenti dei 19 patronati presenti nel territorio. Patronati che fino ad oggi hanno svolto una serie infinita di servizi: nel solo 2013, ad esempio, sono stati oltre 22mila gli interventi svolti .

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