Battaglia per lo stato di diritto
Il Comune di Sorradile fa propria la battaglia portata avanti dal Partito Radicale
17 novembre 2015
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SORRADILE. L’amministrazione comunale ha fatto sua con un voto ufficiale dell’assemblea civica la mozione che sostiene la campgna nazionale con cui il Partito Radicale sollecita l’impegno del governo centrale di Roma a promuovere la transizione «verso lo Stato di diritto e il diritto alla conoscenza contro la Ragion di Stato». Un impegno che trova accoglienza non solo a livello nazionale, ma anche nei piccoli centri. A schierarsi a favore della campagna sui diritti umani è stato l’intero consiglio comunale, che in un atto deliberativo ha chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi ,e al ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni di appoggiare la causa e di perorarla davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite candidando l’Italia al posto di Stato membro non permanente nella prossima assemblea generale.
Il gap da colmare è enorme. Secondo il rapporto del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, infatti, al 31 dicembre del 2014 l’Italia deteneva il primato dei Paesi che non avevano applicato le sentenze della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, precedendo la Turchia, la Russia e l’Ucraina.
Solo lo scorso anno sono state vagliate 8000 segnalazioni su violazioni relative in particolare alla durata delle procedure giudiziarie, senza contare che nell’ultimo mezzo secolo l’Italia ha subito più condanne, dopo il governo di Ankara, per l’eccessiva durata dei procedimenti civili, penali e amministrativi.
«I ritardi nell’amministrazione della giustizia costituiscono un pericolo grave per il rispetto dello Stato di diritto», hanno sottolineato i consiglieri locali impegnando il Capo dello Stato e il capo del governo a promuovere presso l’Onu un’azione convincente volta a favorire una transizione comune verso lo Stato di diritto. (mac)
