La Nuova Sardegna

Oristano

Bufera sul Consorzio industriale, Santa Giusta alla battaglia legale

di Enrico Carta
Bufera sul Consorzio industriale, Santa Giusta alla battaglia legale

La giunta Figus affida il mandato all’avvocato sulla presenza del delegato Marcello Caria Esposto alla Procura e all’Anticorruzione: da invalidare tutte le decisioni prese da giugno a dicembre

07 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SANTA GIUSTA. Il Comune va alla guerra legale. Quelle del sindaco Antonello Figus non erano solo parole. Il reclamare a gran voce il posto al Consorzio Industriale ha avuto ora un seguito pratico che rischia di aprire una fase molto delicata per l’ente consortile. L’amministrazione di Santa Giusta ha infatti dato mandato all’avvocato Raffaele Miscali di presentare un esposto alla procura della Repubblica e contestualmente segnalare la questione all’Autorità Nazionale per l’Anticorruzione sulla composizione dell’assemblea e del consiglio di amministrazione del Consorzio industriale provinciale dell’Oristanese.

Su questo chiodo, il primo cittadino aveva battuto sin dal giorno della sua elezione nella scorsa tarda primavera, trovando il sostegno dell’intera giunta che nei giorni scorsi ha firmato la delibera con la quale si affida il mandato all’avvocato per procedere con l’esposto in procura. Secondo l’amministrazione il rappresentante del Comune in seno agli organi decisionali del Consorzio doveva avere una nomina fiduciaria da parte del sindaco oppure quel ruolo sarebbe dovuto essere ricoperto dallo stesso primo cittadino. Questo non è avvenuto e per mesi il Consorzio ha continuato a prendere provvedimenti e decisioni anche importanti avvalendosi del voto di Marcello Caria che era stato delegato dal predecessore di Antonello Figus, ovvero il sindaco Angelo Pinna.

Tra l’ex consigliere delegato e il Comune che intanto ha rinnovato la propria guida non c’è mai stata alcuna comunicazione. Ufficialmente l’amministrazione non è mai stata messa al corrente delle convocazioni e dello svolgimento delle assemblee e del consiglio di amministrazione. Eppure dal 1 giugno 2015 il voto del delegato è stato determinante sia per alcune decisioni prese dal Consorzio Industriale sia per garantire il numero legale per la validità delle sedute degli organi decisionali dello stesso ente.

Qualche settimana fa, Marcello Garau aveva rassegnato le dimissioni precedendo la riunione del consiglio comunale in cui l’assemblea avrebbe sancito ufficialmente la decadenza del delegato. Ma il treno a quel punto era già in marcia e non si è voluto fermarlo. Nei mesi scorsi infatti le leggi erano state passate ai raggi x dall’avvocato Raffaele Miscali che aveva individuato profili di irregolarità e un parere richiesto dal Consorzio all’assessorato regionale all’Industria non aveva sortito gli effetti sperati. I pesanti dubbi sulla validità degli atti presi nei sette mesi precedenti sono rimasti e ora a chiarire il tutto ci penseranno la procura e l’Anticorruzione nazionale. Del resto proprio il Comune di Santa Giusta è il proprietario della gran parte dei terreni su cui poggia le sue basi operative il Consorzio ed essere tenuti al di fuori di decisioni sugli assetti economici del territorio non è parso opportuno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative