La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, l'Università sfrattata dalla Provincia: 15 giorni per lasciare il Chiostro del Carmine

Il Chiostro del Carmine al centro della contesa
Il Chiostro del Carmine al centro della contesa

Lo ha comunicato il presidente del Consorzio Uno Gianvalerio Sanna. La notifica arriva dopo un anno e mezzo di trattative tra l'ente e il Consorzio

21 gennaio 2017
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ORISTANO. Arriva a una svolta la vertenza tra il Consorzio Uno, l'Università di Oristano, e l'amministrazione provinciale, peraltro tra i soci fondatori del Consorzio e proprietari del Chiostro del Carmine, sede dell'Università.

La Provincia, attraverso l'ufficio legale, ha intimato al Consorzio lo sgombero dei locali entro il primo febbraio, come ultimo atto di una contrapposizione dovuta al fatto che la Provincia chiede all'Università il pagamento del canone d'affitto dei locali, quantificato in 178mila euro all'anno.

Una richiesta che fa seguito ad un atto firmato dall'ultimo presidente della giunta provinciale, Massimiliano De Seneen, un anno e mezzo fa, quando la situazione finanziaria dell'ente iniziava a essere problematica.

Fino a oggi l'Università non ha pagato alcun canone, anche perchè nel 1996, un provvedimento dell'allora giunta provinciale guidata da Gianvalerio Sanna, ora presidente del Consorzio Uno,stabiliva che il Chiostro fosse destinato a sede universitaria.

Il commissario ritiene invece di dover dar corso al progetto di riordino delle partecipate della Provincia che impone l'obbligo di rendere produttivo il patrimonio immobiliare, a maggior ragione quando l'ente versi in situazioni finanziarie precarie, pena la chiamata di responsabilità davanti alla Corte dei conti.

Il presidente del Consorzio Uno, Gianvalerio Sanna, ha chiamato alla mobilitazione gli studenti (attualmente sono iscritti a Oristano in 700), le forze del territorio e i consorziati in un'assemblea in programma il 25 gennaio.

 

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