La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, circonvallazione: i no dei comitati

Oristano, circonvallazione: i no dei comitati

Scontro nell’assemblea convocata dalla giunta. L’8 se ne riparla in Consiglio

03 febbraio 2017
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ORISTANO. Il portavoce del Comitato Quale Circonvallazione Andrea Pala se ne è andato indignato sbattendo la porta dopo un battibecco col sindaco Guido Tendas prima ancora che si cominciasse davvero a entrare nel merito della questione. E prima che scoccasse la mezzanotte aveva già denunciato sui social il “flop” dell'assemblea pubblica convocata dall'amministrazione comunale sul tema della contestata strada di circonvallazione che parte da via Campanelli per raggiungere i nuovi parcheggi dell'Ospedale San Martino dopo aver lambito le scuole di via Cairoli, la zona sportiva di Sa Rodia, i palazzi della Provincia e il Tecnico Mossa (ex Sergio Atzeni). Per lui, l'aula consiliare praticamente deserta è la dimostrazione che i cittadini «non credono più nemmeno nelle istituzioni locali e nella possibilità di incidere sulle decisioni che pur li riguardano».

Diametralmente opposta l'opinione del sindaco Guido Tendas, che mercoledì sera ha proseguito senza alcun imbarazzo con i lavori. Ed è toccato così agli assessori all'Urbanistica Gianluca Mugheddu e ai Lavori pubblici Efisio Sanna spiegare come e perché quella strada non sia poi così brutta come la descrivono quelli del Comitato. Intanto, hanno spiegato, la si continua a chiamare circonvallazione, ma si tratta a tutti gli effetti di una strada urbana, categoria E, che si sviluppa per un chilometro e 900 metri con due corsie di marcia da 3,50 metri, banchina di 50 centimetri, pista ciclabile di 2,50 metri separata dalle corsie di marcia da un'aiuola larga 70 centimetri e marciapiede da due metri.

Per il primo cittadino e i suoi assessori non ci sono dubbi: trattasi di strada ad altissimo tasso di sicurezza e fondamentale per lo sviluppo della città. L'architetto Rossella Sanna non è d'accordo: «Progetto ingegneristico senza qualità paesaggistica, un errore per Oristano, danneggia la città e la allontana dal suo mare».

Contrario anche l'ex presidente della Provincia Massimiliano de Seneen: «Convoglierà tutto il traffico pesante, peggio dell'Asse mediano di Cagliari». L'ex sindaco Piero Ortu invece è favorevole: «Oristano ha bisogno di quella strada per crescere, come aveva bisogno di via Cagliari nel 1932 e di viale Diaz negli anni 60. La viabilità del '300 non basta più».

La chiusura è di Guido Tendas: «Le strade servono per unire non per dividere ». Se ne riparla stasera, ore 17, aula consiliare della Provincia, all'assemblea dei Comitati cittadini, e l’8 fe bbraio, in Consiglio comunale.

Francesco G. Pinna

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