La Nuova Sardegna

Oristano

Equilibrio e incertezza nella corsa al ballottaggio 

di Enrico Carta
Equilibrio e incertezza nella corsa al ballottaggio 

La frammentazione rende quasi impossibile la vittoria sin dalla giornata di oggi Sei i candidati sindaco. Tra le coalizioni molte varianti rispetto a cinque anni fa

11 giugno 2017
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Cinque anni dopo, senza intervalli commissariali come accaduto la volta precedente, Oristano apre il sipario. La partita si gioca dalle 7 alle 23 e in campo ci saranno sei squadre con altrettanti capitani aspiranti alla carica di sindaco vogliosi di sollevare la coppa e ben 353 candidati alla carica di consigliere.

Sei coalizioni. A sfidarsi saranno quindi altrettante coalizioni. Seguendo l’ordine di estrazione e quindi la loro collocazione sia nel tabellone elettorale sia nella scheda, al numero 1 c’è Patrizia Cadau sostenuta dal Movimento 5 Stelle; subito a fianco Andrea Lutzu per il centrodestra rappresentato dalle liste Un’altra Oristano, Forza Italia, Fortza Paris, Riformatori Sardi e Fratelli d’Italia; ancora più in là la coalizione di centrosinistra, civica e sardista che tira la volata a Maria Obinu con le liste NoiOr, Oristano nel Cuore, Valore Comune, Partito Democratico, Partito sardo d’azione e Partito Socialista; tre sono invece le liste che sostengono il movimento civico Capitale Oristano guidato da Filippo Martinez che ha al suo fianco le liste tematiche Sport, salute, volontariato natura e ancora Capitale Oristano, arte e mestieri, imprese e infine Scuola, identità, ambasciatori nel mondo; una sola lista sostiene invece la candidata Anna Maria Uras aspirante sindaco per il movimento civico “Coraggio e libertà”; infine, sempre seguendo l’ordine, c’è Vincenzo Pecoraro con la coalizione Prima Oristano composta dalle liste Idee rinnovabili, Cittadini per Oristano, Udc e Partito dei Sardi.

Ballottaggio quasi certo. Di fronte a un quadro così frammentato e respirando l’aria della piazza, appare pressoché scontato il secondo turno. Il ballottaggio è previsto per domenica 25 giugno e si sfideranno i due candidati sindaco più votati. Appare quanto mai improbabile, anche voltandosi indietro e guardando alle elezioni comunali da quando c’è il sistema dell’elezione diretta del sindaco, che qualcuno possa spuntarla al primo turno raggiungendo il 50% più uno dei voti. L’interpretazione del quadro generale è però stavolta quanto mai difficile. Troppe variabili sono intervenute rispetto alla precedente tornata che vide arrivare davanti a tutti al primo turno Guido Tendas e Giuliano Uras. Intanto il numero dei candidati è cresciuto: da cinque con il peso pressoché nullo dell’allora candidato di Forza Nuova si è passati a sei aspiranti sindaci. In più c’è l’ingresso di nuovi movimenti, liste civiche e partiti non presenti nel giugno del 2012.

Le nuove variabili. Il centrodestra si presenta unito, ma è in versione ridotta rispetto ai grandi trionfi elettorali del passato. La costola Udc infatti ha scelto una nuova via stringendo l’alleanza con il Partito dei Sardi e creando un polo centrista e identitario. La pianta del centro sinistra ha perso un po’ di rami da entrambe le parti e dovrebbe pesare meno di quel 30% di cinque anni fa. Ma soprattutto ci sono da fare i conti con l’ingresso di tre coalizioni assenti nel recente passato. Le incognite si chiamano proprio Capitale Oristano, Movimento 5 Stelle e Coraggio e Libertà. Hanno la forza di sbaragliare il campo? Lo si saprà nelle primissime ore del mattino di domani. Quel che invece è già certo fin da ora è che avranno la forza di sparigliare il mazzo dei voti, creando delle variabili in termini di percentuale, non facilmente prevedibili in anticipo. È per questo che ai pronostici della vigilia, la piazza ha sostituito la risposta: «Stavolta non si riesce a capire nulla».

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative