La Nuova Sardegna

Oristano

Cormorani negli stagni: abbattimenti a Marceddì

Cormorani negli stagni: abbattimenti a Marceddì

I pescatori del comprensorio hanno accettato le proposte di Regione e Provincia Da Cabras disco rosso all’intesa e critiche agli indennizzi promessi: «Sono pochi»

27 ottobre 2018
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TERRALBA. Gli abbattimenti di cormorani negli stagni dell’Oristanese partiranno dal comprensorio di Marceddì, dove i pescatori hanno accolto e sottoscritto l’accordo con la Provincia. Le regole sono rigide: niente abbattimenti vicino ai nidi, ma solo nelle aree dove gli uccelli vanno a prelevare il pesce. Anche il numero dei cormorani che si potranno abbattere è limitato, almeno rispetto a qualche anno fa, quando la percentuale era del 15 per cento dell’intera popolazione presente nelle lagune. Adesso in tutto l’Oristanese si potranno abbattere non più di mille esemplari. Questo piano non è stato accolto dai pescatori di Cabras che qualche giorno fa sono andati via dalla riunione in Provincia, sollecitando una modifica del programma.

Giovedì mattina, i pescatori delle cooperative e dei consorzi che operano nell’Oristanese hanno incontrato a Cagliari le Commissioni regionali all’Ambiente e alle Attività produttive e gli assessori all’Agricoltura, Pier Luigi Caria e all’Ambiente, Donatella Spano.

Durante l’incontro, dove i pescatori hanno sollecitato misure sul contenimento della popolazione dei cormorani, attraverso accordi con l’Unione europea per il prelievo delle uova nelle aree Nordeuropee di nidificazione. Per l’immediato la richiesta è aumentare la percentuale di abbattimenti. I pescatori, che hanno avuto conferma sull’aumento a 2milioni di euro dello stanziamento per gli indennizzi, hanno però sottolineato come i fondi siano insufficienti a ricoprire le effettive perdite, stimate secondo le cooperative a 7 milioni di euro.

In loro soccorso è intervenuto il consigliere di FI, Oscar Cherchi che ha diffuso una nota dove sottolinea come «è emersa la mancanza di una gestione volta a rilanciare l’ecosostenibilità ambientale, economica e sociale che ruota attorno alle lagune di Marceddì e Cabras, con decine di cooperative impegnate nel settore». Secondo Cherchi «i cormorani stanno infatti distruggendo il patrimonio ittico dei siti, con un disastro senza precedenti che ricadono sui pescatori. È stata annunciata una politica di abbattimento dei volatili, che stanno divorando prevalentemente anguille, muggini e granchi. La Regione non comprende l’impatto dell’emergenza su uno dei settori trainanti per l’economia dell’Oristanese». (m.c.)

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