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Il Consiglio: «Basta tagli, ridateci i vecchi ambulatori»

Il Consiglio: «Basta tagli, ridateci i vecchi ambulatori»

ZEDDIANI. Il consiglio comunale ha approvato un documento che denuncia gli aspetti critici della sanità oristanese. Chiama a raccolta amministratori e comitati della provincia affinché, con voce...

02 gennaio 2021
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ZEDDIANI. Il consiglio comunale ha approvato un documento che denuncia gli aspetti critici della sanità oristanese. Chiama a raccolta amministratori e comitati della provincia affinché, con voce unica, rimarchino e chiedano l’osservanza del diritto alla salute di ogni cittadino, sancito dalla Costituzione. «Da anni il servizio erogato dalla sanità pubblica del territorio oristanese versa in condizioni critiche e talvolta, soprattutto ultimamente, drammatiche», si legge nel documento redatto dal consiglio comunale e firmato dall’assessora Cristina Dessi.

L’organizzazione della sanità, nel tempo, seguendo l’ottica del risparmio, ha subito tagli in molti settori, eliminando alcuni servizi essenziali per i territori, costringendo l’utenza a spostarsi in altre località anche solo per un certificato. E a pagare il ridimensionamento dei servizi sono state le fasce più deboli come anziani e persone meno abbienti. L’opera di ridimensionamento, costante e sistematica, dei piccoli ospedali come Ghilarza e Bosa, ma anche di quello di Oristano, nonostante le proteste dei cittadini e dei comitati che hanno denunciato pubblicamente la situazione, è proseguito fino a pochi mesi fa, causando la crisi, emersa drammaticamente con l’insorgere della pandemia.

Una condizione, come evidenziato nel documento, determinata anche dalle chiusure non condivise né adeguatamente comunicate di diversi ambulatori di igiene pubblica, compreso quello di Zeddiani, peraltro decise senza un doveroso coinvolgimento dei sindaci. Questi che hanno fatto sentire la loro voce nelle recenti manifestazioni. Altro aspetto denunciato, riguarda le prestazioni specialistiche intramoenia o col ricorso alla sanità privata, cause queste di ulteriori spese per pazienti che sono costretti a ricorrervi. Da qui la richiesta all’Assl, alla politica regionale, al presidente della commissione regionale Sanità, Domenico Gallus, e alla Provincia perché si facciano portavoce delle istanze del territorio.

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