La Nuova Sardegna

Oristano

Energia e ambiente

Rinnovabili, il Comune scommette sulla comunità energetica: cos’è e che vantaggi porta

di Michela Cuccu
Rinnovabili, il Comune scommette sulla comunità energetica: cos’è e che vantaggi porta

Approvato lo studio di fattibilità tecnica ed economica

2 MINUTI DI LETTURA





Oristano Il Comune ha compiuto un passo decisivo per diventare produttore di energia da fonti rinnovabili. La Giunta ha infatti approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica per la costituzione della comunità energetica. L’obiettivo tecnico delineato nello studio è ambizioso: raggiungere una produzione annua di circa 1 milione e 688mila kilowattora, partendo dall’installazione di nuovi impianti fotovoltaici sugli immobili pubblici. L’approvazione formale dello studio sblocca la fase operativa del progetto, che attraverso un finanziamento regionale mira a creare un sistema di autoconsumo diffuso nel territorio. Lo studio di fattibilità, elaborato dalla società Egeria, contiene le indicazioni sulle potenzialità tecniche della comunità energetica basata sulle risorse comunali. Intanto l’amministrazione ha già avviato, per una parte dei propri immobili, una modifica negli schemi di approvvigionamento e consumo di energia: alcuni sono infatti dotati di un impianto fotovoltaico e l’energia viene così consumata per alimentare gli stessi. Altri immobili come le scuole, il mattatoio, diverse palestre e impianti sportivi e lo spazio giovani sono invece privi di impianti fotovoltaici e sono di assoluto interesse immediato ai fini della nascita della comunità energetica. Analogamente gli altri enti, quelli già coinvolti e altri che potranno aggiungersi, possono alimentare il sistema con gli immobili candidati a ospitare impianti di produzione energetica.

Limitandosi ai soli edifici di proprietà del Comune la potenza installabile stimata è di circa 1.178 kilowatt peak (kWp). Questo volume di produzione, oltre a favorire il risparmio energetico locale, avrà, secondo i progettisti, un impatto ambientale significativo. Le stime prevedono una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di circa mille tonnellate l’anno e un beneficio ambientale equivalente all’assorbimento garantito dalla messa a dimora di circa seimila nuovi alberi. Il progetto è il risultato di un lavoro di coordinamento avviato a luglio dal sindaco Massimiliano Sanna e dall’assessore all’Energia Ivano Cuccu, che avevano riunito Provincia, Consorzio industriale, Consorzio di bonifica e la Casa di reclusione di Massama per definire il percorso comune. La comunità energetica, come in quell’occasione aveva spiegato il sindaco, è concepita per ottimizzare la condivisione dell’energia e promuovere l’autoconsumo, generando benefici ambientali, sociali ed economici per la comunità. L’assessore Cuccu aveva sottolineato come la strategia miri a creare una base produttiva significativa attraverso l’utilizzo degli immobili comunali ritenuti idonei a ospitare i nuovi impianti fotovoltaici. Sotto il profilo economico, lo studio ha confermato che la sostenibilità finanziaria della comunità energetica dipenderà dalla capacità dei membri di consumare l’energia prodotta internamente: maggiore sarà l’autoconsumo, più alti saranno gli incentivi erogati dal gestore dei servizi energetici. È un progetto ambizioso che non può attendere ulteriormente, pena il rischio di perdere i finanziamenti pubblici per la sua realizzazione. La giunta comunale ha infatti dichiarato la delibera immediatamente eseguibile.

Primo Piano
Lo studio

Confcommercio: 140mila negozi chiusi in Italia negli ultimi 12 anni. In Sardegna record di sfitti al 20% – Tutti i dati

Le nostre iniziative