Ittiri, accoltellato al petto in un bar del centro
Gianni Olandi
Antonio Cadau, un meccanico di 33 anni, arrestato con l'accusa di tentato omicidio. La lunga lama ha sfiorato il cuore di Andrea Nurra: è stata fermata da una costola
04 giugno 2007
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ITTIRI. Vecchi rancori mai sopiti, conti in sospeso mai saldati. Così nella tarda notte di sabato in un bar nel centro di Ittiri si incontrano casualmente Antonio Cadau, 33 anni, meccanico, e Andrea Nurra, 22enne, operaio, entrambi ittiresi e con precedenti penali. I due raggiungono l'esercizio pubblico ciascuno per proprio conto, addirittura Nurra non si accorge della presenza di Cadau che improvvisamente estrae il coltello dalla tasca, lo stringe in pugno ma la mano è nascosta dietro la schiena.
Si avvicina all'operaio e lo fissa con odio. Andrea Nurra si accorge della presenza del Cadau e chiede «che cosa hai da guardare?». Parte la coltellata, all'altezza del cuore. La lama centra il capezzolo e si infila nel torace per 12 centimetri. Parte immediatamente una collutazione che si conclude quando l'operaio cade a terra in un largo di sangue. Nel bar si vivono momenti di confusione e si teme perfino che l'episodio possa degenerare in una gigantesca rissa tra chi prende le parti dell'accoltellatore e chi invece della vittima. Ma per fortuna arrivano i carabinieri della stazione che trovano Andrea Nurra a terra.
Il giovane viene accompagnato nell'ospedale di Ittiri dove gli vengono prestate le prime cure e successivamente trasferito nell'ospedale di Alghero dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti diagnosti. Il giovane è tenuto in osservazione. Le sue condizioni, pur gravi, non destano al momento particolare preoccupazione ma si può già affermare che l'operaio ha rischiato la vita. La lama del coltello infatti è stata frenata dall'osso di una costola e della massa muscolare senza raggiungere alcun organo vitale, nel caso specifico il cuore.
Nel corso del loro intervento i carabinieri, dopo essersi occupati in prima battuta del giovane ferito, cercano di ricostruire la dinamica dell'episodio trovando più di una difficoltà da parte degli avventori presenti all'accoltellamento per l'individuazione dell'aggressore. Riescono comunque a risalire ad Antonio Cadau, che raggiungono nella sua abitazione. Il meccanico infatti dopo aver inferto la coltellata all'operaio lascia in tutta freta il bar, si libera del coltello (l'arma non è stata ritrovata) e rientra tranquillamente a casa. I carabinieri lo arrestano con l'accusa di tentato omicidio premeditato: il provvedimento restrittivo viene confermato dal sostituto procuratore della Repubblica, Gianni Caria.
Antonio Cadau si trova ora rinchiuso nel carcere di San Sebastiano a Sassari. I suoi precedenti penali riguardano lo spaccio di sostanze stupefacenti mentre Andrea Nurra finì in carcere due anni fa per aver accoltellato un minorenne, sempre di Ittiri. I carabinieri della stazione stanno ora approfondendo le ragioni che hanno portato al grave fatto di sangue soprattutto in riferimento ai conti in sospeso tra i due. Conti che dovrebbero essere di una certa importanza, non vengono escluse questioni di droga, al punto da scatenare la volontà omicida del Cadau che soltanto per un caso non ha raggiunto il suo scopo.
Si avvicina all'operaio e lo fissa con odio. Andrea Nurra si accorge della presenza del Cadau e chiede «che cosa hai da guardare?». Parte la coltellata, all'altezza del cuore. La lama centra il capezzolo e si infila nel torace per 12 centimetri. Parte immediatamente una collutazione che si conclude quando l'operaio cade a terra in un largo di sangue. Nel bar si vivono momenti di confusione e si teme perfino che l'episodio possa degenerare in una gigantesca rissa tra chi prende le parti dell'accoltellatore e chi invece della vittima. Ma per fortuna arrivano i carabinieri della stazione che trovano Andrea Nurra a terra.
Il giovane viene accompagnato nell'ospedale di Ittiri dove gli vengono prestate le prime cure e successivamente trasferito nell'ospedale di Alghero dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti diagnosti. Il giovane è tenuto in osservazione. Le sue condizioni, pur gravi, non destano al momento particolare preoccupazione ma si può già affermare che l'operaio ha rischiato la vita. La lama del coltello infatti è stata frenata dall'osso di una costola e della massa muscolare senza raggiungere alcun organo vitale, nel caso specifico il cuore.
Nel corso del loro intervento i carabinieri, dopo essersi occupati in prima battuta del giovane ferito, cercano di ricostruire la dinamica dell'episodio trovando più di una difficoltà da parte degli avventori presenti all'accoltellamento per l'individuazione dell'aggressore. Riescono comunque a risalire ad Antonio Cadau, che raggiungono nella sua abitazione. Il meccanico infatti dopo aver inferto la coltellata all'operaio lascia in tutta freta il bar, si libera del coltello (l'arma non è stata ritrovata) e rientra tranquillamente a casa. I carabinieri lo arrestano con l'accusa di tentato omicidio premeditato: il provvedimento restrittivo viene confermato dal sostituto procuratore della Repubblica, Gianni Caria.
Antonio Cadau si trova ora rinchiuso nel carcere di San Sebastiano a Sassari. I suoi precedenti penali riguardano lo spaccio di sostanze stupefacenti mentre Andrea Nurra finì in carcere due anni fa per aver accoltellato un minorenne, sempre di Ittiri. I carabinieri della stazione stanno ora approfondendo le ragioni che hanno portato al grave fatto di sangue soprattutto in riferimento ai conti in sospeso tra i due. Conti che dovrebbero essere di una certa importanza, non vengono escluse questioni di droga, al punto da scatenare la volontà omicida del Cadau che soltanto per un caso non ha raggiunto il suo scopo.
