La Nuova Sardegna

Il Pdl punta su Ugo Cappellacci

Filippo Peretti
Il Pdl punta su Ugo Cappellacci

La Barracciu si dimette, lettera di Veltroni. Diliberto: «Comunisti insieme». Il Prc dice no

28 dicembre 2008
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CAGLIARI. E’ Ugo Cappellacci, il meno noto tra i “papabili”, l’anti Soru del Centrodestra alle elezioni regionali del 15 e 16 febbraio. Il coordinatore sardo di Forza Italia è stato premiato dalla linea del rinnovamento inaugurata con successo da Silvio Berlusconi in Friuli e in Abruzzo e già ieri si è messo alla guida di una coalizione ampia che quasi certamente comprenderà il Psd’Az. Il Cavaliere, parlando a Roma, si è detto soddisfatto: «Siamo sicuri di vincere». Il Pdl ha detto di avere già le liste pronte. E nel campo del Centrosinistra lunedì sarà a Cagliari il neo commissario del Pd sardo, Achille Passoni: incontrerà prima il governatore dimissionario, quindi i rappresentanti delle diverse anime del partito con l’obiettivo dell’unità interna.

Sponsorizzato da Romano Comincioli, il potente amico del Cavaliere che nel 1994 è stato il primo coordinatore regionale di Forza Italia, Cappellacci è entrato a sorpresa nella competizione tra candidati soltanto a fine estate, quando è stato nominato a capo del partito in sostituzione di Piergiorgio Massidda. La sua improvvisa ascesa ha come spazzato via altre ipotesi forziste (i deputati Mauro Pili, Salvatore Cicu, Settimo Nizzi) e ha avuto la meglio anche sugli ultimi rivali, il «suo» sindaco di Cagliari Emilio Floris (Cappellacci è assessore al Bilancio), appoggiato da Beppe Pisanu e - si dice - ora molto amareggiato, e il capogruppo regionale Giorgio La Spisa, dell’area cattolica di Roberto Formigoni.

L’ultimo ostacolo da superare è stato il leader di An, Mariano Delogu, che Ignazio La Russa ha proposto sino all’ultimo a Silvio Berlusconi, ma pare solo per ragioni tattiche all’interno del Pdl: allo stesso Delogu, che ha sempre detto di voler restare al Senato, ieri è sfuggito che alcuni candidati «erano di bandiera». La resistenza di La Russa ha costretto Berlusconi e Cappellacci a rinviare l’annuncio dal giorno di Santo Stefano a ieri. E pare che la ragione non fosse tanto il nome del candidato quando la scelta (questa sì tutta sarda ma condivisa dal premier) di riallargare l’alleanza del Pdl all’Udc. An era più dubbiosa, quasi perplessa, ma sulla decisione finale ha pesato il fatto che, nonostante la rottura delle elezioni politiche di aprile, in Consiglio regionale l’Udc è rimasta unita alle altre forze di opposizione di Centrodestra ed è decisiva per l’allargamento dell’alleanza al Psd’Az.

In un primo momento era stata ipotizzata una comunicazione di Berlusconi da Roma, ma poi - per una questione di opportunità politica - l’annuncio è stato dato ieri sera a Cagliari in una conferenza stampa di Cappellacci con tutti i segretari regionali dei partiti alleati. C’erano Claudia Lombardo (la vice coordinatrice che ora guiderà Forza Italia), Mariano Delogu (An), Giorgio Oppi (Udc), Michele Cossa (Riformatori), Mario Floris (Uds), Gianfranco Tunis (Dc di Rotondi), Pasquale Onida (Fortza Paris), Raffaele Farigu (Nuovo Psi). Mancava l’Mpa, ma - è stato detto - soltanto per ragioni organizzative. E forse arriverà il Psd’Az: ieri il segretario Efisio Trincas ha risposto positivamente all’invito rivoltogli due giorni fa da Cappellacci per un confronto sul programma: il primo vertice si terrà oggi. I sardisti dovrebbero far parte dell’alleanza e sarà questa una delle novità di queste elezioni: Oppi, che con il Psd’Az si è alleato e ha vinto le amministrative dello scorso giugno, ha previsto che l’accordo si farà.

Per dire la sua, Berlusconi ha atteso la fine della conferenza stampa a Cagliari. «Con la candidatura di Ugo Cappellacci alla presidenza della Sardegna - ha detto il premier parlando con i giornalisti nella sua residenza di palazzo Grazioli - sono assolutamente convinto che vinceremo». E ha spiegato: «Si tratta di una scelta condivisa, fatta con l’accordo di tutti. Sono particolarmente felice perché Cappellacci è proprio il tipo di candidato che vogliamo: non è un politico di professione e viene dal mondo del lavoro essendo un commercialista ed ha anche una splendida famiglia». Berlusconi ha anche sottolineato «la giovane età» del candidato (48 anni) e ha detto di volersi «impegnare nella campagna elettorale». Ha quindi concluso: «Non ho ancora sondaggi locali, vedendo quello che è il clima nazionale penso che questa situazione debba ripetersi a livello locale».

Nella conferenza stampa a Cagliari, Cappellacci è apparso emozionato. Ha rivolto il primo pensiero al sindaco Emilio Floris: «Se oggi sono qui è anche per quello che mi ha insegnato in questi anni e per la sua disponibilità a favorire la mia candidatura». Cappellacci si è detto ottimista: «Lo sono di natura, ma ora anche a ragion veduta». Le priorità programmatiche? «La persona umana, l’impresa, il territorio». Come farà la campagna elettorale? «Voglio trasferire ai sardi l’idea di una politica serena, del lavoro di tutti, delle scelte condivise, perché è ora di mettere da parte atteggiamenti ruvidi e persino astiosi». La scelta è stata fatta da Berlusconi? «No, l’abbiamo concordata qui e comunicata a Roma. Che ha approvato». Quando saranno pronte le liste? «Quelle del Pdl le abbiamo già inviate a Roma, che le ha ratificate». Come sarà composto il listino? «Ci stiamo anora ragionando». Il ruolo delle donne? Qui ha risposto la Lombardo: «Non saranno messe nel listino come un marketing elettorale, le nostre candidate dimostreranno di avere le preferenze per essere elette nei collegi provinciali». Avete i sondaggi? «Non servono i sondaggi per vedere quanto i sardi sono scontenti di Soru».

Tutti i segretari di partiti hanno voluto dare, presentandosi assieme, un’immagine di compattezza. Lombardo: «Il cambiamento sarà anche sul programma». Delogu: «E’ una scelta di rinnovamento». Oppi: «I partiti che si sono opposti a Soru si sono ritrovati». Cossa: «Scelta che premia anche gli enti locali, tartassati dal Centrosinistra». Farigu: «Cappellacci rappresenta il nuovo anche se ha esperienza ed equilibrio». Floris: «Difficile era scegliere, ora tutti per uno e uno per tutti». Onida: «Decisione condivisa». Tunis: «E’ il candidato ideale».
I rappresentanti dei partiti non hanno risposto alle domande sulle liste, ma da iscrizione si è avuta conferma che, con i sardisti, saranno cinque: Pdl (Forza Italia, An, Dc di Rotondi, Fortza Paris e Nuovo Psi), Udc, Uds-Mpa, Riformatori e Psd’Az.

Nei confronti di Ugo Cappellacci sono state rivolte le prime bordate dal Centrosinistra. «Altro che volto nuovo, il nuovo candidato di Berlusconi - ha detto uno dei soriani del Pd, Giuseppe Luigi Cuccu, presidente della commissione Programmazione del Consiglio regionale - noi lo conosciamo bene perché nel 2003 e nel 2004, nella giunta Masala che chiuse quella disastrosa legislatura, fu lui, da assessore tecnico al Bilancio, a provocare il maxi indebitamento della Regione al quale ha poi dovuto rimediare Soru».
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