La Nuova Sardegna

Buddusò, bomba contro un ex cavatore

Buddusò, bomba contro un ex cavatore

L’ordigno ha divelto il portone della casa di Salvatore Stara, pensionato di 62 anni. Carabinieri alla caccia di un movente: l’uomo agli investigatori ha detto di non aver mai ricevuto minaccia

14 aprile 2009
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BUDDUSO’. Bomba nel giorno di festa, una data da ricordare. Gli attentatori sono entrati in azione alle due del mattino di ieri, in via della Madonnina. Un ordigno a basso potenziale è stato fatto esplodere davanti all’abitazione di Sebastiano Stara, 62 anni, pensionato. L’uomo dormiva al piano di sopra, in casa c’erano anche la moglie e la figlia. Grande spavento per tutti, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito. L’allarme è scattato in pochi minuti e sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Ozieri e gli artificieri del comando provinciale di Sassari.

L’esplosione ha divelto il portoncino d’ingresso e creato danni non gravi alle pareti esterne. Pochi gli elementi a disposizione degli investigatori, anche perchè l’esplosivo utilizzato è del tipo abbastanza comune, molto diffuso nelle cave della zona.

E proprio Sebastiano Stara, fino a qualche anno fa, aveva gestito una cava nel territorio di Arzachena. Inspiegabile il gesto: l’uomo è stato sentito dai carabinieri della compagnia di Ozieri guidati dal capitano Andrea Pagliaro ma non ha saputo dare alcuna spiegazione all’attentato. «Mai ricevuto minacce o avuto problemi di alcun genere. Non capisco.», ha raccontato.

Anche dalle prime valutazioni degli investigatori non risultano problemi evidenti, ma è escluso che i bombaroli possano avere sbagliato obiettivo. Non è mai successo. «Qui si conoscono tutti - ha spiegato uno degli investigatori più esperti che da anni opera nel territorio - ed è difficile che quando decidono di mandare un segnale sbaglino portone. Magari tutto è nato da una stupidaggine, ma qui si trova prima un candelotto di dinamite che una candela di cera».

Difficile il compito dei carabinieri. Come spesso capita, infatti, non ci sono testimoni. Nessuno ha visto gli attentatori arrivare e andare via, al massimo c’è qualcuno che dice di avere sentito il boato ma di non avere pensato «a una cosa sotto casa».

L’ultima bomba a Buddusò risale a neppure un mese fa. In quella occasione nel mirino era finita una pensionata, Maria Altana di 74 anni. Alle 4,30 del mattino - mentre lei dormiva in casa, dove c’era anche la figlia - qualcuno aveva posizionato l’ordigno a basso potenziale davanti alla porta, in via Garibaldi. In quella occasione i carabinieri presero in considerazione anche l’ipotesi di un avvertimento trasversale. La donna, infatti, è la suocera di Luigi Palimodde, commerciante di formaggi ferito in un agguato un anno fa. Stavolta non sembrano esserci collegamenti con altre persone. Anche se i carabinieri di Ozieri, insieme ai colleghi del Nucleo investigativo del Reparto provinciale, non tralasciano alcun particolare.
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