La Nuova Sardegna

Afa e temperature record: Sassari, città più calda d’Italia

Afa e temperature record: Sassari, città più calda d’Italia

Nel capoluogo la colonnina del mercurio ha toccato i 38 gradi così come ad Alghero. In arrivo un'altra giornata di fuoco

25 maggio 2009
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SASSARI. L’alta pressione di matrice africana ieri ha stretto l’Italia, il Sud e la Sardegna in particolare, nella morsa di un caldo opprimente, con temperature da piena estate e afa, e di fatto nell’isola e in tutto il Mezzogiorno e il Sud, è stata la prima giornata estiva. Sassari è stata tra le città più calde con 38 gradi, temperatura superiore alle medie stagionali, che era stata sfiorata anche il giorno precedente. Non è escluso, quindi, che scatti l’allarme sanità come è già accaduto a Venezia dove ieri sono stati toccati i 30 gradi e il Codacons ha già invitato i medici di base ad andare a visitare i pazienti a rischio. Invito che sarà esteso in tutte le regioni.

In Sardegna, ieri, giorno di festa, in moltissimi hanno lasciato le città per raggiungere il mare. Dalla spiaggia di Platamona, il mare dei sassaresi, a Torreggande, nel golfo di Oristano, al Poetto, litorale amato dai cagliaritani, in centinaia hanno piazzato gli ombrelloni. Sassari sembrava una città surreale: il centro affollatissimo per la Cavalcata sarda, ma le altre strade sono rimaste deserte. Già alle ore 13 le temperature oscillavano intorno ai 30-34 gradi con addirittura qualche punta di 35 gradi ad Alghero. Il caldo è stato accompagnato da tassi di umidità piuttosto elevati che hanno reso il caldo fastidioso per via dell’afa.

«Le regioni in cui il caldo ha toccato le punte più elevate - ha osservato Giuliacci - sono state la Puglia, Calabria e Sardegna, dove sono stati raggiunti anche i 37-38 gradi, in particolare ad Alghero, Sassari e Foggia». Il caldo e l’afa stringeranno d’assedio l’Italia anche nella giornata di oggi, con temperature che non subiranno grandi variazioni e tassi di umidità in ulteriore lieve crescita. Domani, invece, un nucleo di aria fresca atlantica raggiungerà il Nord Italia, dove porterà nuvole, qualche temporale su Alpi e vicine zone di pianura, e un primo calo leggerissimo delle temperature anche in Sardegna. Bisognerà attendere fino a mercoledì e giovedì prossimo affinchè le temperature scendano anche nel resto del Paese.

«L’aria relativamente fresca proveniente dall’Atlantico - ha sottolineato Giuliacci - infatti scivolerà sul resto della penisola, portando un po’ di nuvole, qualche temporale e calo delle temperature anche al Centro-sud. Intorno alla metà della settimana quindi terminerà, in tutta Italia, questa ondata di caldo estivo, e le temperature torneranno quasi ovunque entro valori normali per il mese di maggio: in particolare giovedì le massime in gran parte dell’Italia rimarranno comprese fra 20 e 28 gradi, e senza più il fastidio dell’afa. Le temperature, secondo i metereologi, rimarranno in generale nella norma anche durante il prossimo fine settimana».

La buona notizia è che nonostante il forte innalzamento delle temperature non c’è rischio siccità, poichè la disponibilità idrica accumulata dovrebbe essere in generale sufficiente a garantire il soddisfacimento dei fabbisogni necessari alla crescita delle coltivazioni agricole e della popolazioni. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che le forti precipitazioni durante l’anno, hanno garantito scorte di acqua adeguate per affrontare il caldo, con il record di piovosità degli ultimi due secoli.
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