La Nuova Sardegna

Le scippano ottantamila euro

Le scippano ottantamila euro

Una dipendente Sisa girava con tre buste zeppe di soldi. Doveva versare tutti gli incassi che i market del gruppo avevano realizzato nel week end in città, a Oristano e a Olbia

22 settembre 2009
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NUORO. Alle 11.45 di ieri, Mariangela Aironi, 50 anni, impiegata ai supermarket Sisa, scende dalla sua auto all’altezza dell’ex comando dei vigili del fuoco. Prende tre borse della spesa e si avvia verso la vicina sede amministrativa della ditta che gestisce i market. Sembra una casalinga qualunque ma non lo è: nelle buste ha 80mila euro. Centinaia e centinaia di banconote fruscianti, di piccolo taglio, non marchiate né coperte da assicurazione, e infilate alla bell’e meglio in tre sacchetti per la spesa dall’aria qualunque. Un metodo per confondere le acque che si utilizzava nel tempo che fu per sviare i malintenzionati. Un metodo che stavolta, come è facilmente prevedibile, non funziona perché finisce con una rapina da manuale e con una donna in ospedale. Ma alle 11.45 di ieri, Mariangela Aironi, ancora non lo sa come andrà a finire la sua mattina. Sa solo che deve versare quegli euro ai suoi principali. Si avvia, decisa, a fare quei pochi metri percorsi tante altre volte: è il brevissimo tratto che la separa dalla sua auto - davanti all’edicola di viale del Lavoro - alla sede amministrativa della ditta Cancellu che gestisce i market Sisa. Infilati in quelle tre buste di plastica ha gli incassi che nell’ultimo week end hanno realizzato i market Sisa di ben tre province sarde: Nuoro, Olbia e Oristano. Altro che casalinga qualunque.

Tutto accade in un attimo. La dipendente del Sisa si ferma all’incrocio tra viale del Lavoro e via Santa Barbara. Due giovani le arrivano da dietro. Mariangela Aironi fa giusto in tempo ad accorgersene: sente una botta alle spalle, poi qualcuno la strattona. A quel punto capisce: vogliono rubarle gli 80mila euro. Non si dà per vinta. Tiene salde le tre buste tra le mani, cerca di reagire. Ma le forze in campo sono impari: quelli sono due, decisamente più giovani. Hanno un cappuccio che in parte copre loro il volto. Sono determinati e veloci. La donna finisce a terra. Ma ancora non cede: stringe tra le mani quelle tre preziosissime buste per la spesa infarcite di banconote. Per questo, i due rapinatori, sono costretti a trascinarla per terra per qualche metro. E alla fine riescono a strapparle dalle mani i tre ambititissimi sacchetti.

Poi fuggono, veloci come il vento, mentre la donna grida. In viale del Lavoro sono tanti che assistono alla scena. Avviene tutto in pochi secondi, ma per qualcuno sembra una vita. Attorno alla donna accorrono i primi soccorsi: passanti, automobilisti. C’è anche chi si affretta a chiamare un’ambulanza del 118 perchè la donna è stata buttata a terra e ha diverse ferite ed escoriazioni, anche se leggere, in tutto il corpo. I medici la caricano nell’ambulanza e la portano subito all’ospedale San Francesco dove verrà giudicata guaribile in dieci giorni di cure. La donna è in parziale stato di shock. Poco dopo, quando ha già un collare intorno al collo dolorante, ai carabinieri della compagnia di Nuoro guidati dal tenente Mazzanti, cercherà di raccontare tutto, di quei brutti momenti di ieri.

Quando era appena scesa dall’auto e due giovani l’hanno scippata e buttata a terra. Da ieri mattina, quei due, hanno tra le mani una piccola fortuna: 80mila euro in banconote di vario taglio che difficilmente si potranno recuperare. I carabinieri, comunque, non disperano. Per tutta la giornata di ieri setacciano le strade intorno al luogo della rapina: cercano qualche telecamera nella speranza che possa aver ripreso qualcosa di utile. Certo è che, tra le forze dell’ordine, ieri, il fastidio si tagliava a fette: ci si chiedeva com’è che nel 2009 ci sia ancora qualcuno che sfidi a tal punto la sorte da portare 80mila euro in contanti in tre buste della spesa.
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