La Nuova Sardegna

Undici vini sardi al top nella guida 2010 del «Gambero rosso»

Undici vini sardi al top nella guida 2010 del «Gambero rosso»

Si conferma la qualità delle produzioni isolane che continuano a conquistare posizioni di eccellenza. Doppio premio per Sella & Mosca e le cantine Argiolas
GUARDA I migliori vini sardi

19 ottobre 2009
2 MINUTI DI LETTURA





ROMA. Undici vini sardi al top nella classifica delle eccellenze della Guida 2010 del Gambero Rosso presentata ieri a Roma. E’ un nuovo successo per l’enologia isolana, anche se l’edizione precedente aveva premiato con i «Tre bicchieri» dodici produzioni nostrane. Rispetto all’anno precedente alcune conferme ma anche molte new entry nella nuova guida che sancisce la fine della collaborazione con Slow Food avvenuta nel mese di marzo, e dunque a sola firma del Gambero Rosso. Complessivamente sono ben 391 (contro i 339 dell’anno scorso) i vini che raggiungono il massimo punteggio.

Ed ecco i magnifici «undici»: sono Alghero Marchese di Villamarina 2004 delle Tenute Sella & Mosca; Angialis 2006 delle cantine Argiolas di Serdiana; il Cannonau di Sardegna Dule Riserva 2006 di Giuseppe Gabbas (Nuoro); il Cannonau di Sardegna Vinìola Riserva 2006 della Cantina Sociale di Dorgali; il Carignano del Sulcis Is Arenas Riserva 2006 di Sardus Pater (Sant’Antioco), Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2005 Cantina Sociale di Santadi; il Gerione 2006 di Feudi della Medusa (Santa Margherita di Pula); il Perda Pintà 2007 di Giuseppe Sedilesu (Mamoiada); il Turriga 2005 Argiolas; il Vermentino di Gallura Monteoro 2008 delle Tenute Sella & Mosca; e il Vermentino di Gallura Superiore Genesi 2008 della Cantina Gallura.

Per Sella & Mosca, che piazza due produzioni, è una riconferma. Migliora Argiolas, che vede due suoi vini, invece che uno come nella precedente guida, in classifica. Confermata anche l’ottima qualità dei prodotti del nuorese Giuseppe Gabbas, delle cantine di Santadi e di Sardus Pater.

Per confezionare questa guida oltre 60 degustatori hanno girato l’Italia per mesi, prendendo in esame i campioni anonimi in ogni regione prima di stilare le classifiche e scrivere le schede. Successivamente sono stati selezionati dalle commissioni oltre mille vini e da questi, dopo una sessione finale di degustazioni, sono scaturiti i premi di questa edizione secondo una valutazione col sistema dei bicchieri da uno a tre a seconda del grado di eccellenza.

Dopo il Piemonte si è piazzata la Toscana, con 60 Tre Bicchieri, il Veneto a 34, Friuli a 31 e Alto Adige 24. Seguono la Sicilia e la Lombardia a 18, la Campania a 16, le Marche a 15, Emilia-Romagna a 14, Abruzzo 13, Puglia 12, Sardegna e Trentino 11, Umbria 9, Liguria e Valle d’Aosta 6, Lazio e Basilicata 3, Calabria 2 e Molise 1.
In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative