La Nuova Sardegna

Ittiri, muore motociclista di 19 anni

Federico Spano e Vincenzo Masia
Ittiri, muore motociclista di 19 anni

Lo schianto alle porte del paese, la moto ha preso fuoco

27 ottobre 2009
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ITTIRI. Uno studente di 19 anni, Andrea Fini, è morto ieri pomeriggio mentre, in sella alla sua Kawasaki Ninja 600, percorreva la circonvallazione del paese per fare rientro a casa. Con la moto si è schiantato sulla Hyundai di un compaesano. L’incidente è accaduto verso le 17,30 in un tratto di rettilineo. Andrea Fini in sella alla sua amata moto verde stava percorrendo la circonvallazione in direzione di Ittiri quando all’improvviso c’è stato il terribile impatto con l’auto guidata da un compaesano, Antonio Moro, 64 anni. Uno scontro tremendo. La moto è schizzata ad alcuni metri di distanza, strisciando sull’asfalto e incendiandosi. Il ragazzo è rimasto esanime sull’asfalto. Respirava ancora quando sono arrivati i primi soccorritori.

Gli operatori di un’équipe medicalizzata del 118 hanno tentato l’impossibile. Più volte il cuore di Andrea si è fermato e poi ha ripreso a battere, ma le sue condizioni non erano tali da permettere un trasferimento in ospedale. Ma i medici ci hanno provato fino a quando il cuore del giovane motociclista non si è fermato per sempre. Come quest’estate con il piccolo Raimondo Sechi, 12 anni, morto nell’auto del padre dopo un pauroso volo di oltre 15 metri dal ponte all’ingreso di Ittiri in direzione di Sassari. Un’altra tragedia che sconvolge il paese. Altro dolore e altre lacrime.

Il conducente dell’auto, rimasto illeso nel drammatico incidente, in evidente stato di shock è stato accompagnato al pronto soccorso in ambulanza, mentre il corpo di Andrea Fini veniva trasferito nella camera mortuaria dell’Istituto di Patologia forense in via Rizzeddu, dove sarà eseguita l’autopsia.

A tarda ora, i carabinieri di Ittiri, al comando del maresciallo Matteo Sechi (è intervenuto anche il comandante della Compagnia di Alghero, capitano Gian Luca Zara), stavano cercando di ricostruire la dinamica del tragico incidente. E a loro è spettato loro il delicato compito di avvisare i familiari di Andrea Fini: il padre del motociclista è un carabiniere che presta servizio a Uri. Andrea era figlio unico, studiava ai Geometri a Sassari ed era un grande appassionato di moto. Alcuni mesi fa aveva convinto i suoi genitori a regalargli il suo sogno: la «verdona», la Kawasaki Ninja 600.

La moto, dopo aver colpito l’auto e strisciato sull’asfalto, si è fermata in mezzo alla strada e ha preso fuoco disintegrandosi. Mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme, sul posto della disgrazia sono arrivati decine di ragazzi. Che piangevano insieme a quell’amica di Andrea, accovacciata ai bordi della strada, distrutta dal dolore.
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