La Nuova Sardegna

Tremendo scontro all'alba, muoiono due cugini

Giancarlo Bulla
Tremendo scontro all'alba, muoiono due cugini

L'incidente è avvenuto all'alba, alla periferia di Quartu Sant'Elena, a pochi chilometri da Cagliari. Le vittime viaggiavano su un'utilitaria

07 gennaio 2010
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QUARTU. Due morti all’alba in un tremendo schianto. Una Lancia Y è piombata su un fuoristrada dopo aver invaso la corsia di marcia opposta, forse a causa di una sbandata per l’asfalto bagnato dalla pioggia. Guidatore e passeggero dell’utilitaria hanno perduto la vita: sono un giovane di 31 anni e la cugina di 41 (madre di due figli). Ferito il conducente dell’altro mezzo.

Rientravano a casa dopo aver trascorso a Pirri una nottata di divertimento in discoteca assieme ad alcuni amici. Non sono, però, arrivati, perché vicino alle loro abitazioni li aspettava un tragico destino. Le vittime del nuovo incidente, in via dell’Autonomia sarda, figli di due fratelli, sono entrambe nate a Cagliari. Vivevano a Quartu in via Dick, in appartamenti poco distanti l’uno dall’altro. Si chiamano Maria Luisa Melis, casalinga, separata, madre di due figli e già nonna, e Simone Melis, un operaio non sposato.

La Lancia era condotta dal ragazzo. L’auto, per cause ancora in via di accertamento, in corrispondenza di una curva, avrebbe invaso la corsia opposta mentre sopraggiungeva un Mitsubishi Pajero guidato da Mario Casalloni, impresario di 69 anni, originario di Cagliari e residente a Quartu. L’uomo andava a caccia.

Simone Melis forse a causa dell’asfalto viscido non è riuscito più a governare l’auto che si è frontalmente e lateralmente scontrata con il fuoristrada. L’urto è stato violentissimo, devastante. La Y si è ridotta in mille pezzi, mentre il Pajero è rimasto danneggiato. Ad accorgersi dell’incidente sono stati, pochi minuti dopo, alcuni automobilisti.

Una volta che è stato dato l’allarme, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Quartu (coordinati dal comandante, il maggiore Alfredo Saviano), i vigili del fuoco del comando provinciale, l’équipe dell’ambulanza medicalizzata del 118 del distretto di Quartu e numerosi volontari.

Nell’abitacolo della Lancia si trovava incastrata, ormai priva di vita, Maria Luisa Melis. Disteso sull’asfalto, il cugino Simone, che, in condizioni disperate, si lamentava per il dolore. Il ragazzo ha cessato di vivere un’ora dopo, proprio mentre veniva trasferito in sala rianimazione.

L’altro automobilista, in stato di choc, ha riportato solo poche escoriazioni ed è stato trasportato a bordo di un autoambulanza a Cagliari nell’ospedale San Giovanni di Dio, dove si trova ricoverato per accertamenti.

Sul luogo dell’incidente alle prime luci del mattino si è formato un capannello di curiosi che col passare dei minuti si è ingrossato ed è diventato folla. Amici e parenti delle vittime hanno deposto mazzi di fiori. Intorno alle nove il corpo di Maria Luisa Melis, per ordine del magistrato di turno, Gilberto Ganassi, è stato rimosso e trasportato nella camera mortuaria del cimitero di Quartu Sant’ Elena. Dove questa mattina, al termine delle formalità di legge, sarà allestita la camera ardente.

In un altro incidente accaduto ieri pomeriggio all’altezza del km 44 della vecchia strada statale 125, nei pressi dell’Arco dell’Angelo, è rimasto ferito, in maniera non grave, Roberto Medici, un impiegato cagliaritano di 52 anni. L’auto sulla quale l’uomo viaggiava, una Opel Astra, ha divelto il guard rail ed è precipitata in una scarpata profonda una trentina di metri, schiantandosi sulle rocce. L’automobilista, soccorso dall’équipe del 118 del distretto del Sarrabus, è stato ricoverato all’ospedale San Marcellino di Muravera. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di San Vito.
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