Trapianti, assolto primario del Brotzu
Fausto Zamboni, direttore della struttura complessa di Chirurgia generale e dei trapianti di fegato dell'Azienda ospedaliera Brotzu, assolto per la morte di una paziente affetta da tumore e morta nel maggio 2007
11 maggio 2010
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CAGLIARI. E' stato assolto perchè il fatto non costituisce reato il primario del reparto di Chirurgia generale del Brotzu di Cagliari, Fausto Zamboni, accusato di lesioni gravissime (reato derubricato da omicidio colposo) in seguito all'intervento su una paziente affetta da tumore, morta nel maggio del 2007. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Cagliari.
Zamboni, direttore della struttura complessa di Chirurgia generale e dei trapianti di fegato dell'Azienda ospedaliera Brotzu, è un luminare molto noto nell'isola per aver operato e salvato centinaia di pazienti, coinvolto di recente in una nuova inchiesta sulla morte di un'altra donna e per questo interdetto dall'attività medica ordinaria dal Tribunale del riesame.
Il processo conclusosi oggi era partito dalla denuncia presentata dall'avvocato di una paziente, Emma Montesano, operata per la prima volta nel 2005 da Zamboni per l'asportazione di un carcinoma dall'antro gastrico. Durante l'intervento il medico asportò milza e parte del fegato. La donna poi entrò altre volte in sala operatoria, a causa delle complicanze, fino al decesso, tre anni fa.
Zamboni, direttore della struttura complessa di Chirurgia generale e dei trapianti di fegato dell'Azienda ospedaliera Brotzu, è un luminare molto noto nell'isola per aver operato e salvato centinaia di pazienti, coinvolto di recente in una nuova inchiesta sulla morte di un'altra donna e per questo interdetto dall'attività medica ordinaria dal Tribunale del riesame.
Il processo conclusosi oggi era partito dalla denuncia presentata dall'avvocato di una paziente, Emma Montesano, operata per la prima volta nel 2005 da Zamboni per l'asportazione di un carcinoma dall'antro gastrico. Durante l'intervento il medico asportò milza e parte del fegato. La donna poi entrò altre volte in sala operatoria, a causa delle complicanze, fino al decesso, tre anni fa.
