La Nuova Sardegna

Berlusconi, lavori a Villa CertosaSpiaggetta privata o nuovo pontile?

Alessandro Pirina
Lavori a Villa Certosa
Lavori a Villa Certosa

Lasciare l'isola e mettere in vendita Villa Certosa? Sembra proprio che Berlusconi abbia abbandonato l'idea, nonostante gli annunci fatti dopo lo scandalo delle foto rubate. Da un paio di giorni, nel golfo di Marinella un'imbarcazione fa la spola davanti alla proprietà del premier. Dietro il pontile, è all'opera un mezzo meccanico che, a prima vista, sembra una draga

07 luglio 2010
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PORTO ROTONDO. Berlusconi sembra aver accantonato l'idea di abbandonare la Sardegna. Dopo lo scandalo delle foto rubate il premier meditava di dire addio al suo paradiso violato. Si era anche favoleggiato molto sul costo del suo castello sardo e sui suoi possibili acquirenti. Ma ora quelle voci e quei rumors vengono smentiti dai fatti.

FOTO I lavori a Villa Certosa

Berlusconi non solo non lascia, ma raddoppia. Da un paio di giorni nel golfo di Marinella un'imbarcazione fa la spola davanti alla proprietà del premier. Dietro il pontile, ma visibilissimo, un mezzo meccanico, che, a prima vista, sembra una draga. Nulla si sa di più, ma il traffico insolito di fronte alla Certosa non poteva passare inosservato.

Di qui, inevitabili quando si ha a che fare con Berlusconi e la sua residenza sarda, hanno cominciato a rincorrersi le voci. Qualcuno ha iniziato a pensare che il presidente del Consiglio voglia ampliare il pontile della sua villa per permettere al suo yacht di accostare con più facilità. Qualcun altro si è spinto oltre, immaginando che la draga serva al premier per costruirsi una spiaggetta riservata all'interno della sua proprietà. Ma sui nuovi lavori nessuna notizia ufficiale.

Cosa che non rappresenta di certo una novità. Da sempre, da quando Berlusconi si è dato alla politica, la sua residenza isolana è stata considerata una villa dei misteri. Più di Arcore o Palazzo Grazioli. Misteri di tutti i tipi. Dal bunker sotterraneo alle feste ad alta presenza femminile. Negli anni scorsi villa Certosa è stata al centro di indagini e polemiche.

Due anni fa il premier è stato prosciolto da 13 imputazioni. Un lungo elenco di accuse di abusi edilizi e violazioni delle leggi ambientali che la Procura di Tempio ipotizzava si fossero verificate nel suo eremo. Dalle piantagioni di cactus alle piscine per la talassoterapia, dall'anfiteatro all'ex-cabina dell'Enel trasformata in torre d'avvistamento. Tutte accuse rispedite al mittente, perchè, recitava la sentenza, le opere erano tutte state sanate o approvate dal Comune di Olbia.

Negli ultimi due anni la Certosa è stata al centro di altri tipi di "indagini". Da sempre Berlusconi ha aperto le porte della sua villa ai potenti della terra, da Blair a Putin, da Aznar a Mubarak. Visite private sempre immortalate dai fotografi di Stato. Di quello che succedeva dentro la Certosa non era dato sapere altro. Anche in questo caso si favoleggiava.

Si parlava di un continuo via vai di aspiranti attrici e veline, ma senza mai averne la conferma. Che, puntuale, è arrivata con i racconti delle Noemi Letizia e Barbara Montereale varie, ma soprattutto con gli scatti "rubati" del fotografo olbiese Antonello Zappadu, autore dell'immagine simbolo dello scandalo. L'ex-premier ceco Mirek Topolanek in versione adamitica, circondato da un esercito di ragazze.

Per Berlusconi, già alle prese con il divorzio pubblico da Veronica Lario, un colpo duro alla sua immagine. Tanto da meditare di dire addio alla sua amata isola. Ma anche in questo caso si è dimostrato uno specialista nel fare marcia indietro.
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