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Sarroch, blocco a oltranza della Saras, la protesta dei pastori FOTO

La protesta dei pastori davanti alla Saras
La protesta dei pastori davanti alla Saras

Circa un migliaio di pastori ha manifestato dalle 11 di stamattina a poco prima delle 15 davanti alla raffineria della Saras di Sarroch per chiedere sostegno alle aziende in crisi. Gli allevatori dell'Mps hanno invaso le aiuole davanti all'ingresso dello stabilimento e hanno bloccato le autobotti in entrata e in uscita. Durante la protesta è stata bloccata anche la 'Sulcitana'. Una cinquantina di manifestanti continua a presidiare l'ingresso dello stabilimento

19 novembre 2010
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ORE 16 Via libera al passaggio di alcune autocisterne ai cancelli degli stabilimenti della Saras: gli allevatori del Movimento pastori sardi hanno consentito ad alcuni mezzi pesanti, da tempo in sosta, di attraversare lo spazio occupato da questa mattina dal presidio di protesta contro la legge salva-agricoltura approvata dal Consiglio regionale. Ma la manifestazione non è ancora conclusa: altri due mezzi sono stati fermati all'uscita del bivio della strada che porta alla Sulcitana. Una cinquantina di allevatori continua a presidiare l'entrata della raffineria.

ORE 15
Poco prima delle 15 il Movimento dei Pastori sardi ha allentato il blocco davanti alla raffineria della Saras di Sarroch (Cagliari). L'azione di protesta per chiedere un sostegno al comparto agopastorale regionale era iniziata intorno alle 11 di stamane. La manifestazione si è svolta senza incidenti.

FOTO La protesta dei pastori alla Saras

ORE 14,20 Continua da ormai quattro ore il presidio degli allevatori del Movimento dei pastori sardi davanti agli stabilimenti della Saras a Sarroch per protestare contro la legge salva-agricoltura approvata dal Consiglio regionale. Alcune autocisterne rimangono bloccate all'interno e all'esterno dei cancelli, ma la manifestazione procede senza incidenti o momenti di tensione. Un clima molto tranquillo: i pastori hanno improvvisato un pranzo a base di maiale arrosto, formaggi e salsiccia davanti a uno dei pullman che ha portato a Sarroch un gruppo di allevatori. Il presidio (c'è anche un altro gruppo che controlla uno degli ingressi secondari degli stabilimenti) andrà avanti, secondo le intenzioni dei pastori, sino al tardo pomeriggio.

ORE 13,50
"Forse è finita per lui come assessore perché per noi la vera protesta inizia oggi". È la risposta del leader del Movimento dei Pastori sardi Felice Floris, durante la manifestazione di protesta con presidio davanti allo stabilimento della Saras, alle affermazioni dell'assessore regionale all'Agricoltura Andrea Prato che aveva chiesto di far cessare le proteste nel mondo agropastorale.

ORE 13
"Credo che il tempo delle proteste debba finire e occorra attendere gli effetti della legge appena approvata dal Consiglio regionale". E' la replica dell'assessore regionale dell'Agricoltura, Andrea Prato, alle proteste di oggi del Movimento pastori e alle contestazioni contro di lui di Coldiretti e Cia. "Chiedo agli allevatori di avere pazienza perché i provvedimenti sono positivi e sono più incisivi di quelli richiesti - ha sottolineato l'esponente della Giunta - Speriamo che i manifestanti cambino idea: siamo convinti che con i provvedimenti assunti possiamo ridefinire le regole del gioco".

ORE 12,20
Il Movimento dei Pastori sardi da circa mezzora ha bloccato anche il deposito nazionale di carburanti a monte della Saras. Una cinquantina di manifestanti con bandiere ha percorso i due chilometri che separano l'ingresso della raffineria della Saras dal deposito dal quale partono le autobotti dirette in varie parti dell'isola, per fermarsi davanti ai cancelli dello stabilimento. Da quanto si è appreso però la gran parte dei mezzi era partito alle prime ore del mattino per cui i disagi creati da questa seconda tranche della manifestazione dovrebbero essere limitati. Al momento molti manifestanti che bloccano l'ingresso del deposito nazionale sono controllati dalle forze di polizia e la situazione è del tutto tranquilla.

ORE 11.40 Bloccata dagli allevatori del Movimento pastori sardi all'altezza del bivio per gli stabilimenti della Saras anche la strada Sulcitana che collega con Sarroch: gli allevatori consentono il passaggio di qualche auto, ma i mezzi pesanti e due pullman che hanno portato gli ultimi gruppi di manifestanti occupano la corsia in direzione del paese. Intanto due autocisterne in uscita dagli stabilimenti sono ferme ai cancelli dello stabilimento da quando un centinaio di allevatori si è sistemato di fronte all'entrata. Continua a crescere, intanto, il numero dei partecipanti alla protesta: l'ultimo pullman è arrivato alle 11 da Oliena nel nuorese.

ORE 11.20 È cominciato il blocco delle autocisterne in entrata e in uscita dagli stabilimenti della raffineria Saras di Sarroch da parte del Movimento pastori sardi. Due mezzi sono fermi in fila davanti a un cordone di manifestanti che ne impedisce il passaggio. Lo stesso accade all'entrata con due camion bloccati in mezzo alla strada: i conducenti hanno lasciato il volante e aspettano fuori dall'abitacolo. Gli allevatori consentono per ora soltanto il passaggio delle auto dei dipendenti. La manifestazione procede comunque senza incidenti o momenti di tensione.

ORE 9
L'incrocio all'inizio della strada a quattro corsie, all'ingresso del paese, è presidiato dalle forze dell'ordine ed il traffico è regolare. Il Movimento, dopo l'ultima protesta a Cagliari davanti al Consiglio regionale culminata con l'occupazione di una settimana della sala commissione Bilancio, questa volta ha deciso di cambiare strategie manifestando, come ha spiegato il leader del Movimento pastori, Felice Floris, davanti a un "luogo-simbolo dell'industrializzazione in Sardegna".

Floris assicura che sarà una manifestazione totalmente pacifica: "comunque un segnale lo dobbiamo dare". Si teme un blocco dei mezzi in entrata e in uscita dallo stabilimento per tutta la mattinata. Ad attendere i pastori un imponente apparato di polizia e carabinieri schierato dalle prime ore del mattino.
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