La Nuova Sardegna

Sassari-Olbia, Bersani a Tremonti: "Sblocca i fondi della quattro corsie"

Enrico Gaviano
Manifestazione sulla Sassari-Olbia
Manifestazione sulla Sassari-Olbia

Il segretario del Pd Bersani ha scritto una lettera al ministro Tremonti nella quale chiede lo sblocco dei fondi per la realizzazione della strada a quattro corsie Sassari-Olbia. «Una infrastruttura strategica - dice il leader del Pd -, meno nota di altre del Mezzogiorno, ma determinante per lo sviluppo e le prospettive dell’isola»

26 novembre 2010
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OLBIA. Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha scritto al ministro delle Finanze Giulio Tremonti per sollecitare il governo a «liberare» finalmente i finanziamenti per la quattro corsie Olbia-Sassari. Un atto politico di peso, fatto dal segretario del maggiore partito di opposizione, per una questione diventata da due anni e mezzo un tormentone. I fondi sono fermi dall'agosto del 2008 e qualcuno dovrà comunque spiegare il perché dei ritardi accumulati.

La luce verde potrebbe accendersi presto, visto che nel corso del Consiglio dei ministri di oggi si dovrebbe redigere un «Piano per il Sud» nel quale potrebbero essere compresi anche i fondi Fas. Soldi tenuti prigionieri per tantissimo tempo e che potrebbero consentire al Mezzogiorno, e quindi anche alla Sardegna, di ricevere denari freschi per costruire infrastrutture fondamentali per lo sviluppo del territorio.

Il condizionale, però, è d'obbligo. Visto che anche un anno fa, guarda caso proprio sotto Natale, era partita anche in Gallura da parte di esponenti autorevoli del centrodestra, la corsa all'annuncio: i fondi Fas arriveranno prestissimo. Pure Ugo Cappellacci si era detto certo dello sblocco dei fondi da parte del Cipe: «Al massimo - disse allora - si arriverà all'inizio di gennaio».

Qualcosa, in effetti, fu deciso: il Cipe, il 17 dicembre del 2009, deliberò uno stanziamento di 162 milioni. Cifra che il Governo aveva attribuito proprio per coprire la differenza con il totale dei fondi Fas (470 milioni) per poter completare l'opera, che in totale costa quasi 700 milioni di euro. Ma all'appello mancavano i soldi che, con un'operazione epocale, il governatore Soru aveva deciso di reindirizzare sulla Sassari-Olbia, cioè una parte dei fondi per le aree sottoutilizzate (Fas), denari della Sardegna insomma, nonostante l'opera fosse di competenza del governo nazionale.

E tuttora quei fondi Fas sono ancora nel cassetto. Un anno fa non sono arrivati, mentre i 162 milioni stanziati dal Cipe, ironia della sorte ma sopratutto lentezza della burocrazia, non sono stati accreditati alla Regione Sardegna, perché mancano le firme ministeriali. In realtà il finanziamento, in questo momento, è fermo desolatamente a quota zero.

Comunque, visto che il Natale si avvicina, ritornano gli annunci. Come un anno fa. Ma forse, stavolta, potrebbe essere la volta buona. Bersani, con la sua lettera, ha voluto dare un segnale forte, di peso, in linea con le proteste vibrate di tutto il centrosinistra Gallurese, Sassarese e della Sardegna in genere. Sotto accusa i ritardi colpevoli accumulati dal governo Berlusconi, nonostante le reiterate promesse dello stesso premier («i lavori - disse a Cagliari nel gennaio del 2009 - partiranno subito dopo la fine del G8...»).

Dubbi e perplessità restano. E se il governo chiederà, prima della nuova delibera Cipe, una rimodulazione dei Piani attuativi regionali a Cappellacci e alla giunta, si dovrà perdere comunque altro tempo nell'istruire nuove pratiche, mentre tutto ora sarebbe pronto. A proposito di tempi va ricordato che, dal momento del completamento dell'appalto integrato sull'opera, si dovranno aggiungere 4 anni. Se tutto filasse liscio, insomma, la strada sarebbe pronta nel 2015.

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