La Nuova Sardegna

Commissariamenti, è bufera sulla giunta

Filippo Peretti
L'Aula del Consiglio regionale
L'Aula del Consiglio regionale

Finanziaria bloccata dallo scontro in Consiglio regionale sui nuovi commissariamenti, dalle Asl ai consorzi industriali, decisi dalla giunta Cappellacci. Enti locali in rivolta, capeggiati dal sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau: "Sono prepotenze, ci opporremo in ogni modo"

05 gennaio 2011
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CAGLIARI. La Finanziaria praticamente bloccata dallo scontro in Consiglio regionale sui nuovi commissariamenti decisi dalla giunta Cappellacci. In rivolta gli enti locali, capeggiati dal sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau: «Sono prepotenze». Giallo sulle assenze nel Pdl.

Lo scontro sui commissariamenti. A scatenare una nuova guerra tra maggioranza e opposizione, proprio mentre erano in corso le trattative per migliorare e accelerare la manovra finanziaria 2011, è nato con le delibere della giunta (30 dicembre) sulla proroga dei commissari delle Asl (due sostituiti, quelli di Sassari e Nuoro) e sul commissariamento di tre Consorzi industriali (Sassari, Nuoro e Ogliastra). Ieri in Consiglio il primo a sollevare la questione è stato Franco Sabatini (Pd), relatore di minoranza sulla Finanziaria. Sabatini ha parlato di «colpo di mano» e di «grave scorrettezza» della giunta che, lo stesso giorno in cui trattava con il centrosinistra sulla Finanziaria, annullava gli organi democratici di tre Consorzi guidati dallo stesso centrosinistra. L'esponente del Pd ha messo sotto accusa la politica «antidemocratica» della giunta che tende a «ridurre sempre di più gli spazi all'opposizione e agli enti locali». Sabatini ha infine criticato il fatto che le delibere siano ancora secretate per cui nessuno è messo nella legittima condizione di conoscere cosa realmente sia successo e di valutarne la portata.

«Atti antidemocratici e illegittimi». L'ex assessore agli Enti locali, Gian Valerio Sanna (Pd), ha denunciato il fatto che la giunta abbia compiuto un «vero e proprio abuso di potere» perché il commissariamento dei Consorzi industriali «non è stato realizzato seguendo le procedure di legge». Se a conoscenza di motivi suscittibili di causare il commissariamento, la Regione, ha spiegato Sanna, avrebbe dovuto «inviare una diffida ai Comuni interessati in modo che questi potessero fare una valutazione». Perché i Consorzi, ha insistito, «sono degli enti locali, non della Regione». Quindi l'accusa a tutto il centrodestra: «State realizzando una politica con le bande per conquistare altri posti di potere da spartire nelle vostre lottizzazioni e nei rimpasti di governo».

La «resistenza» del sindaco di Sassari. Appresa dai giornali la notizia del commissariamento del Consorzo industriale provinciale, Gianfranco Ganau (Pd) ha duramente contestato la delibera della giunta regionale. «E' un atto abnorme e non giustificato, ancora una volta - ha detto - l'unico obiettivo è la gestione del potere ricorrendo a un commissariamento immotivato, ancora una volta si lede ogni forma di correttezza nel rapporto istituzionale, scegliendo di non dare alcuna comunicazione agli enti locali e cercando di sottrarre al legittimo governo di Provincia e Comuni un pezzo del loro territorio». Sarà battaglia. Il primo cittadino di Sassari ha infatti annunciato: «Ci opporremo con ogni mezzo a questa prepotenza».

La verifica sul siluramento di Manca. Nella burrascosa seduta della mattinata si è parlato anche dei commissariamenti delle Asl per denunciare il «fallimento» della gestione del centrodestra. Ma soprattutto per chiedere chiarimenti sul «siluramento» del commissario della Asl di Sassari, Paolo Manca, che sulla Nuova ha denunciato di aver subìto pressioni da parte di un «consigliere regionale» e di essere stato rimesso per non essersi piegato. Antonio Solinas (Pd) ha quindi detto che «è urgente che il presidente Cappellacci e l'assessore Liori chiariscano al più presto i motivi della sostituzione».

La Finanziaria 2011 va a rilento. I tempi lunghi della discussione politica impostata dalle opposizioni (anche sulla questione delle entrate fiscali) ha spinto il centrodestra a chiedere la seduta «a oltranza» per ieri notte: solo sul primo articolo il centrosinistra aveva presentato più di duecento emendamenti e nel corso della giornata ne sono stati illustrati e discussi appena poche decine.

Il «disimpegno» nel gruppo del Pdl. Della maggioranza, se non per alcune questioni tecniche sulla Finanziaria, non è intervenuto nessuno. Anche per il giallo sulle assenze del Pdl: ieri in aula mancavano il capogruppo Mario Diana (pare che non sia rientrato in tempo dalla vacanza di fine anno) e 10 dei 30 consiglieri. La giunta teme un «disimpegno» anche perché i franchi tiratori sarebbero in agguato.

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