La Nuova Sardegna

Continuità. Tempi strettissimi, il silenzio di Ugo Cappellacci

Guido Piga
Continuità territoriale verso la proroga
Continuità territoriale verso la proroga

Cappellacci non ha ancora deciso se, e come, cambiare la nuova continuità territoriale. Ha sentito il ministro Matteoli ma non ha convocato la conferenza di servizi per modificare i decreti sui voli scontati. Ormai è una corsa contro il tempo

04 febbraio 2011
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OLBIA. Le compagnie devono accettare le rotte entro il 27 febbraio. E infatti prende quota l'ipotesi della proroga dell'attuale continuità.

«Nessuna novità» fa sapere, ieri a tarda sera, l'ufficio stampa di Cappellacci. Eppure è lui, il governatore, che ha ora in mano il pallino sulla nuova continuità territoriale. Che rischia concretamente di saltare ancor prima di essere decollata. Perché il tempo a disposizione per le eventuali modifiche - almeno una, ma pesante: l'introduzione della tariffa unica - è poco.

La nuova continuità partirà il 27 marzo e, quindi, annullerà quella attuale. Le compagnie aeree che vogliono fare le rotte - 24 per la penisola da quattro aeroporti sardi - devono presentare la propria candidatura alla Regione entro il 27 febbraio, dunque tra 23 giorni. Se non arriveranno offerte, Cagliari dovrà fare i bandi di gara. Questo è il percoso fissato dai decreti firmati dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli, pubblicati sulla Gazzetta ufficiale del 27 gennaio e non ritirati.

Ma c'è un guaio, sempre più grande. Cappellacci ha detto a Matteoli che quei decreti non andavano bene e ne ha chiesto la sospensione. Matteoli ha risposto che quei decreti li aveva voluti così proprio Cappellacci e, comunque, ha concesso al governatore un po' di tempo per trovare una soluzione alternativa. Il ministro non li ha pubblicati sulla Gazzetta ufficiale europea (passaggio fondamentale, anche per via delle gare) e ha passato la palla a Cappellacci. Che, se vuole introdurre delle modifiche, deve convocare un'altra conferenza di servizi. Cosa che Cappellacci non ha ancora fatto. «Ha sentito il ministro Matteoli e ora deciderà cosa fare» dicono dal suo staff.

Il problema non è solo cosa (la tariffa unica richiederà una revisione radicale della continuità) ma anche quando. Perché i tempi tecnici per la pubblicazione dei nuovi decreti potrebbero essere lunghi. E quindi la scadenza del 27 marzo, giorno in cui con i nuovi orari inizia la stagione estiva per le compagnie aeree, potrebbe non essere rispettata. «Noi lavoriamo sui decreti pubblicati, e pensiamo a come organizzare i nostri voli. Anche se non è facile capire se poi la nuova continuità ci sarà»: è la risposta che danno informalmente sia Alitalia che Meridiana fly.

Il rischio maggiore è che l'applicazione della nuova continuità territoriale possa slittare a ottobre (con il ritorno dell'orario invernale), se non al 2012. Ci sarà un vuoto che penalizzerà anche i residenti? «No, basterà prorogare quella attuale. E' già successo, non sarebbe un problema» dice Mauro Pili.

Il deputato del Pdl ha per primo contestato la doppia tariffa e adesso aspetta un segnale da Cappellacci. Intanto, risponde alle accuse del Pd sulla mancata copertura finanziaria per le rotte: «La continuità territoriale non avrà oneri né per lo Stato, né per la Regione - scrive in una nota -. Chi continua a parlare di risorse da adeguare o da stanziare, in funzione dell'estensione o meno ai "non residenti", non conosce il meccanismo che sovraintende la continuità sia a livello statale che europeo».

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