La Nuova Sardegna

Un'astronave nel cielo sopra Nuoro

Gianluca Corsi
l’astronauta italiano Paolo Nespoli
l’astronauta italiano Paolo Nespoli

Ore 17,47: i bambini del Podda parlano con la stazione spaziale internazionale e l'astronauta Paolo Nespoli

30 aprile 2011
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NUORO. Ore 17,47: la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sta sorvolando lo spazio sopra Nuoro. E nella palestra della scuola elementare Ferdinando Podda, vero "Libro Cuore" per generazioni di nuoresi, si respira la storia. Alla fine, di «ajó» ne sono scappati davvero tanti. E, come promesso, i bambini del 1º circolo (Podda e San Pietro), con altri 20 alunni della scuola media Maccioni, il collegamento diretto con l'astronauta italiano Paolo Nespoli l'hanno vissuto in prima persona. E mai lo scorderanno. Perché le emozioni vissute nell'attesa di sentire la «voce dallo spazio» e, soprattutto, in quei dieci minuti di botta e risposta, dalle 17.45 alle 17.55, rimarranno indelebili. Consapevoli di essere stati i protagonisti di un evento che i loro coetanei potranno solo sognare.

Già dal primo pomeriggio, nei locali della palestra, si sono radunati, in un'atmosfera di eccitazione incontenibile, bambini, insegnanti e tantissimi curiosi, tutti elettrizzatissimi all'avvicinarsi dell'ora X. I radioamatori dell'Associazione astronomica nuorese hanno lavorato dalla mattina per posizionare all'esterno dell'edificio le antenne direttive che «puntavano» la Stazione Spaziale Internazionale nei dieci minuti in cui si è potuto stabilire il contatto, ovvero il tempo impiegato per apparire all'orizzonte e scomparire sull'altro lato.

«È un lavoro meccanico, di precisione - spiega Tommaso Settanni, radioamatore -, anche perché la ISS si muove a 6 km al secondo, per cui abbiamo a disposizione una finestra che può arrivare massimo a dieci minuti. Basta un piccolo errore e...». E quei bambini non te la perdonerebbero. Altrettanto importanti i computer, le radio e le altre apparecchiature idonee a determinare la posizione della ISS e garantire il collegamento con gli astronauti. Un radioamatore della stazione di Casale Monferrato, in collegamento con Nuoro, spiega ai bambini quello che sta per accadere. Sono le 17,20 quando avverte: «La ISS sta per lasciare l'Argentina».

Pochi minuti dopo sarà sui cieli del Portogallo e della Spagna, quindi sul Mar Tirreno. Dopo un inizio al cardiopalma per l'audio difettoso, finalmente si può partire. Più o meno alle 17,40 c'è l'annuncio di IS0MRA, alias Tommaso Settanni. «Noi ci mettiamo in ascolto - Settanni avverte il collega di Casale Monferrato - Mi posiziono sul segnale di ricezione della ISS». Ci siamo. La temperatura in palestra comincia a salire, ma alle 17,45 il contatto è stabilito. Alla radio si sente la voce di Paolo Nespoli, l'astronauta italiano che, da dicembre è rinchiuso nella Stazione Spaziale.

Sbigottiti e increduli sui i bambini, emozionati gli adulti. Comincia un botta e risposta con i bambini. Soltanto tre delle 19 domande preventivamente sottoposte agli astronauti, come richiedono i protocolli internazionali, resteranno senza risposta per la caduta del segnale. Tante le curiosità. Nella Stazione ci sono piante? Cosa sognano gli astronauti? Come fate ad andare in bagno e fare la doccia? Come si vedono sole e stelle da lassù? Nespoli risponde a tamburo battente: il tempo è tiranno. E infatti, alle 17,55 il segnale cade. IS0MRA saluta Paolo Nespoli, e scoppia l'applauso dei bambini. «Ajó, ma ci pensi? Oggi un'astronave ha solcato il cielo sopra Nuoro».
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