La Nuova Sardegna

Da centrale elettrica a pinacoteca

Barbara Mastino
Da centrale elettrica a pinacoteca

Ozieri, nella sala Altana saranno esposti i lavori di Nicola Marotta

08 giugno 2011
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OZIERI. La grande arte contemporanea torna a popolare le ampie sale della bellissima ex centrale elettrica in via De Gasperi, gioiello di archeologia industriale. Sabato 11 giugno sarà inaugurata la mostra «L'occhio inconscio» dell'artista Nicola Marotta e contestualmente si aprirà la «Sala Giuseppe Altana», che accoglierà l'esposizione permanente delle opere dell'artista ozierese.

Nasce così la Pinacoteca comunale: un progetto che l'amministrazione aveva caldeggiato sin dallo scorso anno al momento dell'inaugurazione ufficiale della ex centrale elettrica in occasione della mostra «L'Arte del Saper Fare» e formatosi compiutamente grazie al successo della mostra antologica sullo stesso Altana, accolta con particolare interesse non solo da parte degli ozieresi, che avevano partecipato in gran numero, ma anche delle scuole del territorio, associazioni di volontariato, sodalizi come il Rotary Club e mass media. Un successo tale che ha convinto gli organizzatori a far debuttare la Pinacoteca proprio con l'apertura della sala Giuseppe Altana che avverrà, come detto, insieme all'inizio della mostra delle opere di Nicola Marotta. Il taglio del nastro si avrà sabato alle 18.30 alla presenza del sindaco Leonardo Ladu, dell'assessore alla cultura Antonio Arca e del presidente dell'istituzione San Michele Mario Lai. L'esposizione «L'occhio inconscio» raccoglie le opere dipinte dall'artista campano Nicola Marotta, in Sardegna dal 1962 come docente di materie artistiche nell'Istituto d'Arte di Alghero.

Un artista non sardo di nascita ma di adozione, che dipinse nell'isola la maggior parte delle opere. La sua produzione, che ha forti legami con la musica, la poesia e la narrativa, è un modo di guardare il passato con occhi nuovi attraverso la concezione moderna delle avanguardie storiche innestate nella storia della sua terra natia. Sono composizioni pre-umanistiche, in assenza di prospettiva, che narrano un racconto atemporale e a volte concettuale (info su www.nicolamarotta.it). Una girandola di forme e colori che si adattano perfettamente alla location della centrale elettrica, creando quasi un dialogo con gli spazi industriali della struttura.

Caratteristiche esaltate nell'allestimento, che dispone le opere di grandi dimensioni nelle sale maggiori, per creare un nuovo paesaggio tra le preesistenze industriali e la pittura mettendo in relazione archeologia, ambiente e territorio. Nelle sale più piccole, invece, il visitatore incontrerà una pittura più privata e personale. La mostra «L'occhio inconscio», curata dall'architetto Antonello Marotta e descritta nel catalogo a cura dell'architetto Luana Gugliotta, sarà aperta sino al 10 luglio dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (chiuso il lunedì). Per informazioni contattare lo 079 781236, recapito dell'istituzione San Michele promotrice dell'iniziativa con l'amministrazione comunale.
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