La Nuova Sardegna

Il retroscena. Uno scontro sulle Asl all’origine delle dimissioni nel Pdl

Delogu, addio (e guai) al governatore

Mariano Delogu
Mariano Delogu

08 giugno 2011
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 CAGLIARI. C'è un retroscena nelle dimissioni di Mariano Delogu dalla guida del Pdl sardo: uno scontro con Ugo Cappellacci sulle nomine nelle Asl. L'addio del coordinatore regionale non ha però favorito il presidente della giunta: perché il comando del partito è stato assunto da Settimo Nizzi che, assieme al suo amico Mauro Pili, è il principale rivale del governatore.  Dopo la sconfitta elettorale (soprattutto le batoste di Olbia e Cagliari) e la nomina di Angelino Alfano a segretario nazionale del Pdl, il senatore Delogu sapeva che la sua esperienza di coordinatore regionale stava per giungere al termine. E a proposito dell'ipotesi di una sua sostituzione aveva detto che «non sarebbe un dramma». Ma a nessuno aveva parlato di dimissioni. Che ha invece presentato martedì mattina, dopo che il giorno precedente era stato protagonista di un duro confronto con Cappellacci nel vertice del centrodestra.  Il casus belli (o forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso) è stato il destino di Mario Altana, amico olbiese di Delogu sin dai tempi di An e ora ex direttore amministrativo della Asl di Olbia. Delogu aveva chiesto la conferma di Altana a Olbia (o in subordine a Sassari) mentre poi ha scoperto che Cappellacci avrebbe lavorato a favore dell'Udc e di Nizzi (d'accordo nel no a Olbia) e per trovare, anche attraverso la mediazione di Gasparri, una soluzione su Nuoro. Sentitosi scavalcato persino nel rapporto con il proprio capogruppo al Senato, Delogu ha deciso di lasciare in anticipo questo tipo di gestione del partito. E ha fatto uno scherzo a Cappellacci.  Lo scherzo è la scalata di Nizzi: da vicario a coordinatore facente funzioni. Una soluzione provvisoria che, vista la vicinanza del deputato olbiese a Berlusconi, potrebbe diventare stabile e consentirgli un recupero insperato dopo la sua clamorosa sconfitta nella partita con Gianni Giovannelli, il sindaco che egli aveva silurato. Se dovesse rafforzarsi la coppia Nizzi-Pili, per Cappellacci sarebbero guai. Per l'oggi e per la prospettiva. (f. per.)

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