La Nuova Sardegna

Oltre tremila i piccoli nati dei fenicotteri rosa nell'area di Molentargius

Sopra una delle colonie di fenicotteri a Molentargius in alto a destra mentre nutrono i loro piccoli
Sopra una delle colonie di fenicotteri a Molentargius in alto a destra mentre nutrono i loro piccoli

Helman Schenk: migliorata la gestione dello stagno Vincenzo Tiana: affollate le postazioni di osservazione

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 CAGLIARI. Se tutto va bene potrebbero essere da tre a quattromila i i piccoli dei fenicotteri rosa (i pulli) a nascere a Molentargius. «Da poco più di tre settimana le uova hanno cominciato a schiudersi», precisa l'ornitologo Helman Schenk. La colonia che dai primi di maggio ha «invaso Molentargius» rappresenta una delle più numerose dai primi anni Novanta del secolo scorso. Nel 2010, però e forse a causa di alcune interferenze ambientali, i fenicotteri hanno disertato sia Molentargius che Santa Gilla. Ora sono tornati in forze.  «Venerdì scorso - informa Vincenzo Tiana, responsabile regionale di Legambiente - sono arrivati sei pullman di turisti spagnoli di una nave crociera ormeggiata nel porto: per ammirare lo spettacolo dei pulli di questi grandi uccelli». Nei giorni scorsi per vederli meglio gli ambientalisti hanno predisposto in viale Europa (in collaborazione col consorzio di gestione del parco di Molentargius) una postazione con quattro cannocchiali e altrettanti binocoli. «Il successo di pubblico è stato veramente alto - continua Tiana - e non solo di turisti: c'è una grande fame di informazioni da parte dei cagliaritani e dell'hinterland». Non va dimenticato «che Cagliari può vantare una situazione eccezionale: una colonia così vasta di fenicotteri all'interno ddi una conurbazione urbana, fatto unico al mondo». In altri posti per ammirare questi uccelli, gli appassionati devono fare decine di chilometri come avviene a Camargue, in Francia.  Iniziate a Molentargius nel 1993, le nidificazioni dei fenicotteci, dal 2005 si sono spostate nell'area di Santa Gilla. Ora hanno riscelto lo specchio umido del Poetto: la situazione della zona «è migliorata grazie a una più attenta gestione del parco», sottolinea Tiana. Sono soprattutto due, spiega Schenk, gl interventi che hanno contribuito a questo particolare affollamento della colonia: la regolazione dell'immissione dell'acqua salata, che ha impedito di sommergere gli isolotti, e la chiusura di un argine del canale di Is Arenas che immetteva acqua dolce nel Bellarosa maggiore danneggiando così la formazione degli elementi nutritivi di cui si cibano questi uccelli. Quando l'ornitolo arrivò a Molentargius per la prima volta c'era un solo fenicottero, oggi vi sono circa 4.500 coppie. (r.p.)
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