La Nuova Sardegna

E' bufera politica sull'assalto alle coste

E' bufera politica sull'assalto alle coste

Col ddl della giunta possibili non solo ampliamenti ma anche nuove costruzioni

08 luglio 2011
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CAGLIARI. Il Piano Casa 2 consentirebbe non solo il recupero delle lottizzazioni bloccate dal Ppr ma, come premio in volumetria, anche la costruzione di dependance di ville singole o a schiera. La proposta della giunta ha provocato scontri nel centrodestra: c'è il «no» del Psd'Az. Duro attacco delle opposizioni. Ieri la commissione Urbanistica del Consiglio regionale ha esaminato la prima parte del disegno di legge della giunta sul Piano Casa 2, senza arrivare all'articolo contestato, quello che cerca di modificare le regole previste dal Piano paesaggistico regionale per recuperare vecchie lottizzazioni vicino al mare e concedere a chi ha le ville la possibilità di costruire, come premio volumetrico, un «corpo di fabbrica» separato da quello principale: una villa di 500 metri quadri potrebbe essere dotata di una dependance di 100. Non male. Dato che le opposizioni avevano deciso di non presentare emendamenti per dare battaglia direttamente in aula a settembre, il centrodestra sperava ieri di approvare tutto. Ma il presidente Matteo Sanna (Fli) ha dovuto rinviare a martedì. Il Psd'Az è uscito subito allo scoperto con il capogruppo Giacomo Sanna: «Non si parla più solo di una stanza in più o di usare il sottotetto, qui si punta ad altro. Per noi è come l'anno scorso: così è già bocciato». «Siamo risolutamente contrari», gli ha fatto eco Paolo Maninchedda. L'assessore Nicola Rassu (Pdl) ha invece diffuso una dichiarazione per smentire la volontà di favorire speculazioni: «E' lo stesso testo dell'anno scorso, c'è solo qualche specificazione tecnica in più, su richiesta degli enti locali. Quanto alle lottizzazione, l'esenzione della verifica di compatibilità col Ppr è solo per quelle avviate già al 50 per cento». Il resto del centrodestra ha scelto la cautela. E' un testo che ha sponsor molto forti e forse nessuno vuole provocare guai. Silenzio delle associazioni ambientaliste. Il capogruppo del Pd, Mario Bruno, ha denunciato «l'ossessione del centrodestra che tenta scorciatoie pur di dimostrare ad amici potenti di voler fare qualcosa per aggirare il Ppr». «E' tutto illegittimo - ha affermato l'ex assessore Gian Valerio Sanna - e i giudici lo hanno già detto: il Ppr non può essere modificato con legge ordinaria. Comunque, altro che piano casa, queste sono speculazioni per ricchi». Luciano Uras, capogruppo di Sel, boccia le proposte in deroga al Ppr: «Così si aggredisce il territorio e si lascia la Sardegna nella condizione di sottosviluppo».

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