La Nuova Sardegna

Consiglieri in Regione, un no al taglio immediato delle poltrone

Consiglieri in Regione, un no al taglio immediato delle poltrone

Niente taglio immediato, ci vorrà la legge statutaria per ridurre il numero dei consiglieri regionali. Con un emendamento approvato a voto segreto - 32 favorevoli e 24 contrari, con la comparsa di franchi tiratori nel centrosinistra -, l'Aula ha di fatto affossato la 'leggina' uscita dalla commissione Autonomia rimandando il taglio dei seggi, dagli attuali 80 sino a 50, ad un'altra legge regionale prevista dall'articolo 15 dello Statuto.

29 settembre 2011
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Niente taglio immediato, ci vorrà la legge statutaria per ridurre il numero dei consiglieri regionali. Con un emendamento approvato a voto segreto - 32 favorevoli e 24 contrari, con la comparsa di franchi tiratori nel centrosinistra -, l'Aula ha di fatto affossato la 'leggina' uscita dalla commissione Autonomia rimandando il taglio dei seggi, dagli attuali 80 sino a 50, ad un'altra legge regionale prevista dall'articolo 15 dello Statuto. Nell'emiciclio soffiano venti di bufera: la maggioranza si sfalda e i Riformatori abbandonano l'Aula insieme al centrosinistra: questo emendamento, dicono, non doveva passare. In pratica la legge sulla sforbiciata ai costi della politica diventa ora il contenitore per un'altra norma che aggiunge un ulteriore passaggio per la definizione del numero dei consiglieri, dopo la doppia lettura che dovr… essere fatta nelle due camere del Parlamento per la revisione costituzionale. Dai banchi della maggioranza, il capogruppo del Pdl Mario Diana sottolinea che "probabilmente nel momento in cui si è votato, la modifica è passata con il voto determinante del centrosinistra". Roberto Capelli (Api) chiede di £sospendere l'esame del provvedimento perchè - spiega - non può essere approvato solo da una parte del Consiglio senza il contributo del centrosinistra". I banchi sono ormai semivuoti. Sono usciti per protesta i Riformatori e tutta l'opposizione (Pd, Idv e Sel), che pure non aveva dato prova di compattezza nel voto segreto. "Lascio l'Aula per motivi politici", dice il capogruppo dei Riformatori Pierpaolo Vargiu. "Questa legge è stata snaturata dall'Aula dopo che era stata approvata in commissione - gli fa eco il capogruppo del Pd Mario Bruno - Un provvedimento che indicava un percorso lineare che non è più così". Parole condivise da Luciano Uras di Sel. Ma il commento più amaro è di Adriano Salis, capogruppo dell'Idv: "Siamo una casta ed è giusto che ci trattino da casta perchè vogliamo difendere i privilegi". Con tutte quelle assenze è impossibile riprendere i lavori: manca il numero legale, la seduta viene rinviata a sabato 1 ottobre, con inizio alle 10.
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