La Nuova Sardegna

Scoperto traffico internazionale di droga, coinvolti anche tre sardi

Scoperto un traffico internazionale di droga (hascisc) dalla Finanza di Genova: in carcere sono finiti 5 marocchini,  provvedimenti cautelari riguardano anche due genovesi e tre sardi.

04 ottobre 2011
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GENOVA. Chiamavano l'hashish 'lavoratore' e si davano appuntamenti tra Genova e Barcellona nel giro di pochi minuti. Frasi senza senso, nelle intercettazioni del Gico della Guardia di finanza di Milano e della squadra mobile della questura di Genova, che una volta decriptate hanno consentito di incastrare l'organizzazione criminale capace di importare oltre 400 kg di hashish destinati al mercato di Liguria, Sardegna e Piemonte.

Le intercettazioni, avviate dal Gico milanese e dalla polizia genovese per diverse inchieste (Tournè e Jamaat, che significa 'associazione' in arabo) sono andate a sovrapporsi tanto che i finanzieri, impegnati in un'indagine su un'organizzazione criminale pakistana hanno 'beccato' la polizia genovese che stava ascoltando lo stesso soggetto. Da qui è nata l'inchiesta che ha portato all'arresto di cinque persone e all'emissione di altri cinque provvedimenti cautelari, due ai domiciliari e 3 obblighi di dimora. In carcere è finito Hassan el Alami, marocchino di 40 anni residente a Montechiaro d'Acqui (Alessandria) considerato capo dell'organizzazione che gestiva il traffico tra Marocco e Italia oltre ad altri 4 marocchini mentre i provvedimenti cautelari riguardano due genovesi e tre sardi.

Altre sei ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano altrettanti marocchini latitanti. Nel corso dell'inchiesta, durata 1 anno e 4 mesi, sono stati sequestrati oltre 400 kg di hashish che, trasportati a bordo di traghetti fino a Barcellona, venivano importati attraverso la frontiera di Ventimiglia su camion carichi di frutta e verdura. Una volta a Genova, la droga veniva consegnata nel parcheggio di un noto ipermercato di mobili nell'hinterland genovese.
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