La Nuova Sardegna

Ricostruiti alcuni recenti episodi accaduti in città

Palpeggiamenti e molestie: non va in carcere ma in comunità

Palpeggiamenti e molestie: non va in carcere ma in comunità

07 ottobre 2011
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 CAGLIARI. Nessuna conseguenza penale, ma la promessa di un congruo periodo da passare in una comunità di recupero. La procura ha concesso una ultima chance a un uomo, sulla cinquantina, di professione operaio, protagonista nei mesi scorsi di alcuni, due sicuri, episodi di violenza ai danni di donne. In nessuno di questi casi si è andati oltre il volgare palpeggiamento ma in ogni caso la denuncia delle vittime, tutte di giovane età, ha fornito elementi decisivi per dare un volto e un nome all'autore di questi gesti. Le sue condizioni personali hanno però fatto emergere un disagio psichico che adesso avrà una conseguenza con la volontaria scelta di farsi aiutare in una comunità. Nessuna caccia al maniaco, dunque, nonostante altri tre differenti e distinti episodi accaduti negli ultimi sei mesi. In estate una ragazza è stata avvicinata da un uomo, che aveva abbondantemente bevuto, all'uscita di un locale dalle parti del Castello di San Michele; strattonata e bloccata con la forza è riuscita a scappare dopo aver preso a calci l'uomo. Diverso l'episodio accaduto qualche settimana dopo a Monte Urpini, dove un uomo, diverso dai primi due, ha bloccato e palpeggiato una studentessa. Ancora diverso l'episodio più recente, qualche giorno fa, quando una sessantenne è stata avvicinata in piena notte a un semaforo e palpeggiata da un giovane, probabilmente di origine maghrebina. Episodi scollegati e con protagonisti sicuramente diversi. L'attenzione della Squadra Mobile (la questura nella foto), rimane sempre vigile, con uno studio anche di vecchie denunce, per incrociare dati ed elementi utili a risalire ai responsabili di questi gesti. Fondamentale, ripetono in Questura, è l'allarme al 113, prima di qualsiasi altro gesto.
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